Clamorosa dichiarazione di Juan Martin Del Potro. L’argentino, che ha deciso di provare a tornare per lo US Open dopo la vittoria del mondiale dell’Argentina, ha raccontato un retroscena sulle Olimpiadi del 2016 (terminate con la medaglia d’argento). La torre di Tandil ha ammesso che si sarebbe ritirato senza la vittoria con Novak Djokovic al primo turno.
Il passato glorioso di Delpo
Del Potro è stato sicuramente uno dei giocatori più amati degli ultimi anni. Una serie di infortuni gravi, però, ci ha consegnato uno dei più grandi what if della storia moderna.
Un passaggio fondamentale della sua carriera avviene nel 2016. Tra il 2014 e il 2015, infatti, Delpo partecipa a una manciata di tornei, visto che si sottopone più volte ad operazioni al polso. Il dritto non è più quello di una volta e il rovescio si gioca solamente in back. Una copia troppo brutta rispetto al campione che abbiamo ammirato allo US Open 2009.
Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro un ultimatum: fare bene o ritirarsi.
“Avevo già vinto tutto e mi rompo il polso. Perché sarei dovuto tornare a giocare a tennis? Perché ho sempre puntato ad andare oltre l’impossibile. Quando sono tornato dall’operazione al polso tutti mi guardavano, soprattutto gli sponsor, e non sapevano se sarei potuto tornare ad essere un giocatore da top10.
Rio è stato il torneo chiave: mi sono detto che se le cose non fossero andate bene avrei attaccato la racchetta al chiodo. Nei sorteggi mi capita Djokovic al primo turno. Prima della partita sono rimasto bloccato in ascensore per tre ore. Erano tutti segni. Un giocatore di pallamano mi ha salvato: sono uscito e ho battuto Djokovic.
Sembrava la fine, ma da quel momento la mia carriera è ripartita. Ho vinto la medaglia d’argento e a fine anno abbiamo vinto la Coppa Davis”.
In singolare, dopo quel match, Delpo tornerà in finale allo US Open (2018) prima di arrendersi ai terribili infortuni alle ginocchia e al primo (speriamo) ritiro contro Federico Delbonis all’Atp250 di Buenos Aires nel 2022.
