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L’ultima volta di Feliciano Lopez: lo spagnolo atipico saluta tutti a Mallorca
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Feliciano Lopez, a 41 anni e dopo 26 stagioni da professionista, ha giocato l’ultima partita della sua carriera sull’erba dell’Atp250 di Mallorca, perdendo contro il tedesco Yannick Hanffman.

L’ultimo saluto di Feliciano

Lopez è stato uno dei giocatori spagnoli più atipici degli ultimi anni. Basti pensare al suo gioco incentrato sul serve&volley e sulla superficie a lui più congeniale: l’erba. Proprio sul verde Feliciano si è tolto le più grandi soddisfazioni, come i tre quarti di finale a Wimbledon e le 86 vittorie in totale, che lo mettono in cima alla lista degli spagnoli con più successi sull’erba.

A Mallorca ha appeso definitivamente la racchetta al chiodo, in attesa di quello che l’aspetterà dopo, sempre nel mondo del tennis. Oltre al ruolo di direttore del masters1000 di Madrid, Feli sarà anche il direttore della Coppa Davis.

Sono sempre stato un giocatore atipico per via del mio stile e del mio approccio al tennis. Non mi sono mai allenato per esserlo, sono nato così. Sono sempre rimasto a Barcellona e, con il passare degli anni, sono stato portato a questo stile di gioco.

Sono molto orgoglioso di non aver mai mancato un appuntamento slam in vent’anni consecutivi nel tour. Spero di aver lasciato bei ricordi a tutti gli appassionati e ai colleghi con cui ho trascorso queste stagioni.

Ho fatto il mio esordio in finale di Coppa Davis nel lontano 2003 contro l’Australia perché ero l’unico giocatore all’epoca che poteva competere con loro sull’erba. Quell’esperienza mi ha lasciato ricordi indelebili perché mi scelsero nonostante durante l’anno non fossi mai stato chiamato.

La migliore settimana del tour è stata nel 2019 al Queen’s: impossibile batterla. A quasi 40 anni ero riuscito a vincere sia il singolare che il doppio in un torneo così importante. Ero in coppia con Andy Murray che si era da poco operato all’anca. Tutto ciò che è successo non è replicabile in nessun altro luogo del mondo.

La cosa che mi è piaciuta maggiormente di questo minitour in vista del ritiro? I fan non hanno dovuto soffrire e vedermi cedere nettamente contro gli avversari. Sono sempre riuscito a dare battaglia e mi sono mostrato competitivo. Questo era ciò a cui ambivo”.

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