Wimbledon ha sempre avuto un modo particolare nell’assegnare le teste di serie ai propri giocatori. Dal 2021, però, con il ranking congelato e i pochi eventi in giro per il mondo, anche i Championships si sono adattati alla classifica mondiale.
Il vecchio seeding e l’adattamento agli altri major
Fino al 2019 Wimbledon era l’unico slam in cui le teste di serie e la classifica del mondo non corrispondevano. Il motivo è molto più semplice di quanto ci possiamo aspettare. All’All England Club, infatti, venivano presi in considerazione solamente i risultati ottenuti nelle precedenti due edizioni dei Championships. Per fare un esempio, nel 2018 abbiamo Roger Federer con la testa di serie numero 1, Rafael Nadal con la 2 e Novak Djokovic con la 12. Il ranking all’epoca, però, recitava: Nadal numero 1 del mondo, Federer numero 2 e Djokovic addirittura numero 17.
Dopo l’epoca Covid-19, anche Wimbledon si è adattato alla regola in vigore in tutti gli altri major e considera solamente la posizione nella classifica nell’assegnare le proprie teste di serie. Nel 2021, per esempio, al numero 1 c’era Nole e al numero 2 Daniil Medvedev, mai arrivato alla seconda settimana del torneo più famoso del mondo.
Proprio per questo motivo, al via dei prossimi Championships il serbo occuperà la seconda piazza del seeding, mentre in testa ci sarà Carlos Alcaraz. Lo stesso spagnolo, però, ha detto di non trovare alcuna differenza tra l’essere al primo posto o al secondo in un torneo come quello che si svolge a Londra.
“Le possibilità di vittoria non sono così elevate, Novak verrà a Wimbledon e sarà lui il favorito. Adesso mi sento meglio rispetto a una settimana fa, ma non mi posso considerare il principale indiziato alla vittoria.
Il numero 1 del mondo ti dà maggiore fiducia per vincere il torneo, ma tra l’essere la prima testa di serie o la seconda non c’è molta differenza”.