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Ivanisevic, le “liti” con Djokovic e l’endorsement per Sinner: “US Open? Lui e Nole uniche alternative ad Alcaraz”
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Reduce dalla sconfitta in finale a Wimbledon, Novak Djokovic si sta allenando duramente per affrontare lo swing sul cemento americano che conduce al quarto slam stagionale, lo US Open. Negli States, come di consueto, il serbo sarà affiancato e supportato da Goran Ivanisevic, suo coach dall’ormai lontano 2019. Quest’ultimo, in attesa della partenza, è intervenuto ai microfoni di Sportske Novosti per una lunga intervista a tutto campo. Ve ne proponiamo un estratto in cui ha parlato dello status psico-fisico di Nole e del loro rapporto, facendo anche qualche previsione in ottica torneo di Flushing Meadows. Vi anticipiamo che si è fatto il nome del nostro Jannik Sinner

“Io, Djokovic, e…”. A tutto Ivanisevic

Wimbledon, l’elogio di Ivanisevic a Djokovic
Foto Atp Tour

«Si è riposato un po’, ora iniziano i preparativi per il tour americano. Sono ancora un po’ scosso dalla finale di Wimbledon, ma Novak ha detto tutto quello che doveva dire nel discorso post-partita. Ha vinto alcune finali che avrebbe potuto perdere e perso altre finale che avrebbe potuto vincere. Alcaraz è stato più coraggioso e nel complesso è stato il migliore in campo», ha detto Ivanisevic facendo il punto della situazione in “casa Djokovic”.

Sulle presunte liti col serbo durante le partite: “Non sento la metà delle cose che dice”

«Liti? No, è una sciocchezza. Innanzitutto, non riesco a sentire la metà delle cose che dice. Parliamo di stadi enormi, dove le persone urlano e non ti permettono di sentire tutto. Non mi danno fastidio le reazioni di Djokovic. Si tratta di emozioni che in qualche modo deve tirare fuori. Parliamo un milione di volte e non ho alcun problema con lui. Come persona è fenomenale. Come giocatore non ne voglio nemmeno parlare: è miracoloso. L’energia che porta in campo, il modo in cui gioca… Sorride sempre, anche quando perde, è incredibile».

La previsione sullo US Open: “Solo Djokovic e Sinner sono una minaccia per Alcaraz”

«Il ricambio generazionale va avanti da sei o sette anni. Alcaraz è una storia a sé, ma ci sono giocatori come Medvedev, Rublev, Khachanov, Shapovalov, Auger-Aliassime, Sinner e Rune, non tutti sono appena arrivati. Credo che in questo momento, insieme a Djokovic, Sinner sia l’unica vera minaccia per Alcaraz allo US Open: il suo gioco dà fastidio allo spagnolo, ha dimostrato di poterlo mettere in grande difficoltà su ogni superficie. Jannik e Carlos sono già stati protagonisti di partite molto interessanti, la loro sarà una rivalità interessante. Anche Medvedev, se becca la giornata giusta, è un giocatore fenomenale».

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