spot_img
spot_img

Favoloso Sinner, con il primo 1000 inizia un nuovo capitolo
F

Nulla può Alex De Minaur contro un solido, efficace e coraggioso Jannik Sinner. Il nostro numero uno vince il suo primo Masters 1000 della carriera, a lungo inseguito e desiderato, con il punteggio netto di 6-4 6-1 in un’ora e 20 minuti. Potrebbe essere davvero un punto di svolta, un inizio di un nuovo capitolo tennistico della sua carriera.

Jannik diventa da domani numero 6 al mondo nel ranking Atp, con la possibilità di agguantare la quarta posizione a Cincinnati; consolida il quarto posto nella race to Turin. Si mette in corsa per terminare l’anno da numero 4 al mondo e affrontare gli Australian Open da quarta testa di serie. Davvero tanta roba per l’altotesino.

Una finale in cui entrambi i giocatori hanno detto alla vigilia che sarebbe stata una battaglia. Ma così è stato soltanto nel primo parziale, quando tutti e due hanno fatto fatica a tenere il servizio. Un set in cui Jannik ha messo in campo poca fantasia e tanta concretezza. Un set all’insegna dei break. Per due volte Sinner è andato in vantaggio (secondo e sesto game) e per due volte De Minaur ha controbreakkato (nel terzo e settimo). Si va sul 4-4 e Jannik comincia a colpire meno libero rispetto ai primi game. L’australiano lo nota e comincia a spingere e a prendersi dei rischi in più. Ma Jannik gli strappa il servizio, giocando un game alla grande, senza rallentare in nessun colpo, spingendo sempre più forte. Sullo 0-30 del 5-4 arriva la prima palla corta, tanto coraggio, che porta poi l’altotesino a vincere il game a zero, archiviando il primo set 6-4.

Nel secondo set non c’è stata storia, l’altotesino lascia andare il dritto lungolinea, aggiunge la smorzata, le variazioni, attacchi in controtempo. De Minaur prova a difendersi e a trovare una via d’uscita, ma nulla può contro la sassaiola di Sinner, che stravince il parziale 6-1.

“Questo torneo rimarrà per sempre nel mio cuore – dirà a fine match Sinner -. È un grande risultato che mi fa venire la fame di lavorare ancora di più. Mi è piaciuto come ho gestito la pressione, ho affrontato con la giusta attitudine ogni avversario. Ho avvertito la pressione, ma credo di averla anche gestita molto bene”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Articoli correlati

spot_img