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Cosa sta succedendo a Holger Rune? A Roma l’inizio del calvario
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Sei partite negli ultimi due mesi, altrettante sconfitte. La domanda che tutti si pongono è: cosa sta succedendo ad Holger Rune? Molto semplice: è vittima di un problema fisico che gli impedisce di esprimersi al meglio. A parlarne è stata la madre e agente a margine della parentesi di Coppa Davis, in cui il numero quattro al mondo è riuscito a scendere in campo soltanto una volta.

Rune, a Roma l’inizio del calvario. Le parole di mamma Aneke

Nel dettaglio, il forfait di Rune nelle sfide di Davis della Danimarca è riconducibile ad un infortunio alla colonna vertebrale. Un infortunio subito in occasione degli Internazionali d’Italia e mai superato del tutto. “Sente dolore ogni volta che spinge per il servizio. E le grandi dosi di ibuprofene non hanno funzionato. L’infortunio è avvenuto a Roma ed è peggiorato durante il Roland Garros”, ha spiegato mamma Aneke. Poi ha rivelato che Holger ha deciso di rifiutarsi di assumere ulteriori farmaci: “Ieri mi ha detto «Non voglio prendere più pillole, non aiutano». Deve guarire, perché è insopportabile per lui giocare così”.

Continuare a giocare, una scelta di chi?

Adesso che il quadro è più chiaro, tuttavia, emerge spontanea un’altra domanda. Perché Rune, invece di fermarsi ai box e recuperare, ha deciso di continuare a battersi? A tale interrogativo non c’è una risposta precisa. Considerato il carattere estremamente determinato del ragazzo, si potrebbe pensare che Rune abbia preso la decisione in completa autonomia. D’altro lato, però, sarebbe molto grave se le figure facenti parte del suo staff – Patrick Mouratoglou su tutti – non gli avessero saggiamente consigliato di prendersi un periodo di riposo. Peraltro, non aveva chissà quanti punti da difendere.

Gli scenari per il futuro prossimo

Fatto sta che adesso Holger si trova in una situazione davvero complicata. Perché d’ora in avanti di punti da difendere ne avrà eccome, si pensi alle finali raggiunte a Sofia e Basilea, nonché ai titoli conquistati a Stoccolma e, soprattutto, a Parigi-Bercy. Su di lui aleggia il rischio concreto di iniziare il 2023 fuori dalla top-10. Gli auguriamo che vada diversamente.

1 commento

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