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La cupa ammissione di Felix Auger-Aliassime e l’effetto del tour sui giocatori
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Felix Auger-Aliassime, dopo una stagione a dir poco travagliata (due sole vittorie nelle ultime dieci partite e nessun risultato incoraggiante da molto tempo), è tornato a vincere la Laver Cup (primo successo nel 2022). Il canadese, nelle interviste al termine della competizione, ha rivelato la solitudine dei giocatori del tour.

Le parole di Felix

Non possiamo nasconderci: Auger-Aliassime è stato una delle più grandi delusioni di questo 2023. Dopo un finale di 2022 da urlo, il canadese era atteso alla stagione della definitiva consacrazione. Una consacrazione ancora non arrivata. I risultati sono stati, per usare un eufemismo, altalenanti e la classifica ne ha risentito. Una delle prime gioie è stata la Laver Cup, ma non può bastare.

Nelle interviste successive all’evento che si è svolto a Vancouver, il canadese ha parlato in generale della vita nel tour e ha raccontato della solitudine che vivono tutti i tennisti durante i propri viaggi in giro per il mondo.

Ogni volta che gioco per una squadra mi sento bene, sento di aver giocato ad un buon livello. Mi diverte sempre molto la Laver Cup. Nel tour è diverso: giochi sempre in singolare e spesso ci si sente soli. Avere compagni di squadra, almeno per me, è fantastico.

Nonostante le poche vittorie, posso dire di aver vissuto una bella stagione a livello personale. Come dice John McEnroe, vincere è sempre una bella sensazione. È bello essere venuti qui a Vancouver dopo la vittoria a Londra e tornare ad alzare al cielo il trofeo. Questo è ciò che volevamo dal momento in cui siamo atterrati. Ci siamo impegnati per vincere e ci siamo riusciti.

Ho giocato ogni partita come se mi trovassi nel circuito Atp e credo che molti dei partecipanti abbiano capito l’importanza che avrà la Laver Cup nel futuro e che ha già nel presente. L’atmosfera si è riscaldata, ma non c’è stata tensione.

Mi sono messo semplicemente a parlare con Monfils e con l’arbitro per capire che regole si stavano applicando. Volevo essere sicuro che fossero quelle di un torneo normale e che non ci fosse nulla di strano.

Questa cosa ci ha resi nervosi per un paio di giochi, ma poi la tensione è svanita. Gael è uno dei miei idoli e non penso che questo episodio abbia potuto influire sul nostro rapporto”.

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