La notizia era nell’aria da quando aveva deciso di non usufruire del ranking protetto per un posto in tabellone. Da qualche ora è diventata anche ufficiale: Kyrgios non parteciperà all’edizione 2024 dell’Australian Open. Il motivo del forfait è molto semplice: reduce dall’operazione al ginocchio e dall’infortunio al polso rimediato durante la preparazione a Wimbledon, Nick non si sente ancora pronto per competere ad alti livelli.
L’annuncio – “Ho avuto un anno davvero difficile a causa dell’infortunio, ho subito l’intervento al ginocchio e sono tornato un po’ troppo presto, il che mi ha fatto rallentare un po’ e ho avuto alcuni problemi al polso. Non posso partecipare all’Australian Open. Sono molto deluso, ho tanti ricordi straordinari qui (a Melbourne, ndr). Voglio tornare a giocare e farlo al massimo, ma mi serve più tempo”, si legge sul profilo OnlyFans del nativo di Canberra.
L’Australian Open da commentatore, e poi? Ombre sul futuro di Kyrgios
Senza ranking dal mese di ottobre, Kyrgios sarà comunque a Melbourne nelle vesti di commentatore delle partite. Sì, ma poi? Nick ha spesso dichiarato che la sua volontà è quella di tornare a competere ad alti livelli. Altrettanto spesso, tuttavia, ha affermato che il tennis professionistico non farà parte della sua vita ancora a lungo. Un’affermazione che, assieme ai continui forfait, ha suscitato in molti il sentore che Nick possa annunciare il ritiro già nei prossimi mesi.
Ne è convinto, ad esempio, l’esperto di tennis Brett Philips. “Le ferite lo hanno segnato. Penso che farà fatica a tornare, ad essere onesto”, ha detto il noto conduttore in una recente intervista. Poi ha aggiunto: “C’è una miriade di cose che può fare. Recentemente si è dilettato nella telecronaca ed è andato bene. Sappiamo che è una persona intelligente e con le basi che ha potrebbe essere molto richiesto”.
Il conduttore televisivo ha poi rafforzato la sua tesi del ritiro imminente tirando in ballo un tema trattato poc’anzi: “Kyrgios ha 28 anni e ha sempre detto che non avrebbe giocato fino ai 30 anni. Credo che questi infortuni, al ginocchio, al polso, siano i peggiori che si possano avere nel tennis. Del Potro non è riuscito a recuperare da un infortunio al polso, Roger Federer non è riuscito a riprendersi da un paio di interventi al ginocchio… le esigenze fisiche del tennis sono altissime”.
Philips, infine, ha concluso la sua analisi affermando che l’australiano potrebbe non riuscire a stare al passo dei top del circuito: “Il suo servizio potrebbe renderlo ultra competitivo, ma la fisicità non è mai stato il punto forte di Nick. Penso che più a lungo starà fuori, più sarà difficile per lui tornare in campo. Se ha davvero il desiderio di farlo, dovrà essere un professionista al 100%, cosa che finora non gli è mai riuscita”.
Insomma, sono tanti gli aspetti che gettano ombre sul futuro dell’estroso tennista australiano. I prossimi mesi ci diranno sicuramente di più.
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