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Sinner da antologia: vince il primo Slam dopo una battaglia epica
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Un approccio teso, in una partita troppo importante, in cui aveva un margine di errore davvero minimo, al cospetto di un avversario per larghi tratti implacabile. Poi la reazione, veemente, di testa, qualità e coraggio, che l’ha portato a ribaltare una finale che sostanzialmente sembrava a senso unico.

È uno straordinario Jannik Sinner il campione dell’Australian Open 2024. Il tennista altoatesino è riuscito ad imporsi in rimonta su Daniil Medvedev, al quinto set, mettendo in bacheca il suo primo trofeo slam. Un successo incredibile, atteso dal tennis maschile italiano da quasi mezzo secolo. Era dal 1976, infatti, che un esponente azzurro non raggiungeva un simile traguardo. Jannik è già indelebilmente nella storia, a soli 22 anni.

Australian Open, è trionfo di Jannik Sinner!!

Sinner Medvedev
Foto “X” Australian Open

La finale, andata in scena sul prestigioso palcoscenico della Rod Laver Arena, è durata quasi quattro ore (3 h e 46 minuti). Emozioni a grappolo in quel di Melbourne. Ecco come è andata.

La finale

Pronti via, l’inizio dell’incontro è contrassegnato da una breve fase di studio, con Sinner che mostra subito qualche difficoltà al servizio. Medvedev, dal canto suo, spinge sin dai primissimi punti e si porta avanti di un break nel terzo game.

Passato in vantaggio, il 27enne moscovita continua a giocare in maniera perfetta, mentre Jannik non riesce ad essere incisivo come nei match precedenti. Alla fine, il parziale d’apertura si conclude con un 6-3 in favore di Medvedev, maturato in virtù di un secondo break a marca russa nel nono game.


Alla ripresa l’andazzo è molto simile a quello del set precedente. Medvedev tiene i primi due turni di battuta senza concedere nemmeno un punto all’azzurro. Quest’ultimo invece, dopo aver annullato quattro palle break nel secondo game, si fa strappare il servizio due volte consecutive – nel quarto e nel sesto game – sprofondando sull’1-5.

Un colpo durissimo per Jannik, che però col passare dei minuti si scrolla di dosso la passività delle fasi iniziali e comincia a rispondere in maniera profonda. Ne consegue che Medvedev, sotto un po’ di pressione in più, incappa in diversi errori consentendo all’azzurro di recuperare uno dei due break di ritardo.

Pochi minuti dopo l’esito della frazione torna addirittura in discussione, dato che Sinner riesce a guadagnarsi una chance per il 4-5. Il russo tuttavia si rivela ingiocabile col servizio e chiude con un altro 6-3.


Si torna in campo e Sinner continua a dare segnali di reazione importanti. L’azzurro serve meglio, non commette gratuiti e spinge costantemente sulla battuta di Medvedev. Il russo, per la verità, non corre particolari rischi ma la sensazione è che le redini dell’incontro non siano più saldamente tra le sue mani.

Una sensazione che trova riscontri concreti nel decimo game, quando il tennista nostrano prima si porta sullo 0-30 e poi riesce ad aggiudicarsi il parziale grazie ad una strepitosa risposta sull’unica chance di break concessagli dal russo: 6-4!

Dimezzato lo svantaggio, il nativo di San Candido apre il quarto parziale tenendo il servizio a zero. Medvedev invece offrendo una palla break che riesce a neutralizzare con relativa facilità. Identico copione nel quarto game, in cui il russo ne annulla un’altra, stavolta affidandosi al rovescio.

Il confronto adesso è una battaglia durissima, contrassegnata da un alto livello di gioco, nonostante la tensione. Nel settimo game è Jannik a dover fronteggiare una palla break, e lo fa sfoderando un provvidenziale ace al centro. Si lotta su ogni punto anche nell’ottavo, con Medvedev che la spunta passando per i vantaggi.

La svolta, alla fine, arriva nuovamente nel decimo game, quando l’azzurro manda dalle parti del moscovita un paio di pesantissimi “lavandini”. Il secondo, col dritto lungolinea, è quello che gli vale il 6-4. Verdetto rimandato al quinto e decisivo set.

L’atto decisivo

Si riprende a lottare e Medvedev mette subito pressione all’altoatesino, il quale però riesce portarsi sull’1-0 aggiudicandosi un durissimo scambio sul 30 pari e poi piazzando un ace di seconda sul game point. Nel gioco successivo, è il russo a dover risalire dal 15-30 e lo fa inanellando tre servizi vincenti di fila.

Dopodiché si susseguono tre game relativamente veloci, ma la spallata è nell’aria. E infatti si registra nel sesto gioco, con Medvedev che incappa in un paio di errori non forzati e con Sinner che lo punisce sulla seconda delle tre palle break consecutive a sua disposizione. Qualche minuto più tardi, Jannik si laurea campione chiudendo con un 6-3, al primo Championship point della sua giovane carriera. È tripudio azzurro a Melbourne. È una giornata storica per il tennis italiano.

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