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Panatta esalta Sinner: “Se gioca all’80%…”. E punzecchia Pietrangeli
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Reduce dai trionfi di Melbourne e Rotterdam, Jannik Sinner si sta godendo qualche giorno di meritato riposo per poi tornare ad allenarsi in vista della lunga ed estenuante parentesi del Sunshine Double.

Il tennista altoatesino, fresco del best ranking di numero 3 al mondo, dopo Indian Wells potrebbe scalzare anche Carlos Alcaraz portandosi a un passo dalla vetta occupata attualmente da Novak Djokovic. In tale contesto inevitabilmente si continua a parlare di lui: tra endorsement e riconoscimenti, l’azzurro si è preso la scena internazionale come mai nessun giocatore nella storia del movimento nostrano.

Jannik Sinner
Foto “X” ABN AMRO Open

Tra i tanti elogi che si sono susseguiti in questi giorni, ce n’è uno particolarmente autorevole. Ci riferiamo a quello di Adriano Panatta, il quale, tra una battuta e l’altra, si è lasciato andare a delle osservazioni davvero emblematiche.

Sinner in un’altra dimensione, arriva la ‘conferma’ di Adriano Panatta

Intervenuto al podcast ‘La Telefonata’, in compagnia dell’amico ed ex compagno di Davis, Paolo Bertolucci, Panatta ci ha tenuto innanzitutto a riconoscere i meriti a Jannik per la terza posizione raggiunta. A tal riguardo non si è poi risparmiato da una battuta dal sapore piccante nei confronti di Pietrangeli: “Al TG1 non hanno detto che Sinner ha superato il mio record e pareggiato quello di Pietrangeli. Ma all’epoca di Nicola non c’era la classifica, c’era un giornalista inglese che si dilettava a elaborare la sua classifica…”. Chiaro il tentativo di punzecchiare il 90enne di origini tunisine, sempre molto – spesso eccessivamente – geloso dei suoi primati.

Tornando serio, l’ex tennista romano ha infine espresso la considerazione a cui facevamo riferimento poc’anzi: Se gioca all’80%, Sinner può battere tutti i giocatori fino al numero 5. Oggi ho parlato anche con La Gazzetta dello Sport e ho detto che ormai il suo servizio è diverso da quello di un anno fa. Sul 30-30 ora fa ace. Adesso non si limita solo a mettere la palla in campo, ma fa ace da qualsiasi posizione.

Insomma, Panatta, così come tanti altri, è convinto che il nativo di San Candido sia ormai entrato in una nuova dimensione. E onestamente ce la sentiamo di accodarci al suo pensiero senza se e senza ma.

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