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Madrid, Sinner fissa gli obiettivi. E sulla svista di Montecarlo…
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Jannik Sinner si presenta al masters1000 di Madrid con la testa di serie numero 1 del tabellone maschile (prima volta in un torneo così importante). Nella conferenza stampa precedente alla competizione, l’azzurro ha fissato i prossimi obiettivi e lasciato un commento sulla svista arbitrale avvenuta nella semifinale del masters1000 di Montecarlo.

Le parole di Jannik

Sinner, per la prima volta in carriera, sarà la testa di serie numero 1 a un evento masters1000. L’azzurro, complice l’assenza del numero 1 del mondo Novak Djokovic e i problemi fisici di Carlos Alcaraz, si presenta come uno dei favoriti alla vittoria finale, che gli spianerebbe la strada verso la vetta della classifica (deve difendere pochissimi punti fino al termine del Roland Garros).

Vietato, però, abbassare la guardia visto che negli anni la terra battuta si è rivelata la superficie più indigesta per il tennis dell’altoatesino, con sconfitte molto dolorose con avversari abbordabili.

Lo stesso Jannik, nella conferenza stampa precedente al suo esordio, ha voluto fissare gli obiettivi delle prossime settimane (oltre ad essere tornato, brevemente, sull’episodio arbitrale che l’ha visto protagonista al masters1000 di Montecarlo).

Mi sento abbastanza bene, sono felice di essere qui. L’anno scorso non ho potuto giocare, quindi sono molto contento di essere qui a Madrid. È un torneo molto speciale, spero di poter giocare ad alto livello, che è la cosa più importante per me, e vedremo cosa succederà.

Come ho detto lì, queste cose possono succedere. Tutti possono sbagliare, tutto qui. Certo, avrei preferito essere in campo domenica piuttosto che a casa, ma nella vita ci sono cose ben peggiori di una cosa del genere. Il giorno dopo, l’ho superata completamente.

Testa di serie numero 1? Ovviamente è un grande piacere, ma non cambierà nulla. Sono qui per cercare di capire meglio il mio tennis su terra battuta.

Qui a Madrid le condizioni sono un po’ diverse dagli altri tornei perché si gioca in altitudine, la palla vola ed è piuttosto veloce. In passato è stato piuttosto difficile per me trovare il mio livello qui; quindi, sarà interessante vedere come riuscirò a giocare quest’anno.

Questa è la cosa più importante. Se riesco a trovare il mio tennis, penso che il mio gioco possa adattarsi molto bene a queste condizioni, ma sento che devo ancora trovarlo. Ho ancora tre giorni di allenamento prima della prima partita, tre giorni che spero mi aiutino. La prossima settimana vedremo come potrò rispondere a questa domanda.

È chiaro che i Giochi Olimpici sono un evento molto importante per me. Non ho potuto giocare nella scorsa edizione, quindi sono molto felice di far parte di un evento che riunisce così tanti atleti. Cercherò di parlare e incontrare nuovi atleti, capire cosa pensano e come si allenano.

Anche Roma è un torneo molto bello, io sono italiano e sappiamo anche l’importanza degli slam. Nella mia testa so che sono ancora capace di migliorare e che devo continuare a farlo se voglio vincere di più”.

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