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Internazionali d’Italia, Cobolli dopo la vittoria all’esordio: ho sfatato tre tabù
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Flavio Cobolli è riuscito ad ottenere la prima vittoria in carriera a Roma agli Internazionali d’Italia. Il romano ha mostrato tutta la sua soddisfazione nella conferenza stampa successiva al successo su Maximiliam Marterer.

Le parole di Cobolli

Cobolli si è finalmente tolto la soddisfazione di vincere la prima partite della carriera agli Internazionali d’Italia. L’azzurro, in conferenza stampa, non ha nascosta la propria felicità e ha scherzato con i suoi famigliari sempre presenti nel suo box.

Credo che alla fine sono tutti campi da tennis, quindi è indifferente dove si gioca. Però credo che tutti noi vogliamo giocare sul Pietrangeli una volta nella vita; quindi, avrei avuto il piacere di giocarci, magari succederà la prossima partita. L’arena è un bel campo, veloce come piace a me, mi è piaciuto giocarci. Sono contento del risultato, adesso vediamo come va la prossima.

Oggi son partito male, ma non per tensione, sapevo come gestire questa cosa dopo aver passato tre anni abbastanza turbolenti per questo. Sono più maturo, più giocatore, quindi son partito male, ma sono riuscito anche a giocare sempre meglio man mano nei game. Sono molto contento della prestazione.

Ho sfatato tre tabù: l’arena, la prima vittoria a Roma e finalmente ho vinto dopo un anno con mio fratello in panchina, che non ce la faceva più. Ha fatto una serie di otto, nove primi turni; quindi, sono molto contento anche per lui. C’erano tante persone a cui voglio molto bene, mi ha fatto piacere vincere davanti a loro.

Non credo di essere sotto pressione adesso che non ci sono loro due. Dispiace al torneo, a tutti noi, sono due grandi giocatori e sarebbe stato bello se ci fossero stati anche loro a questo torneo, che è il nostro torneo. Penso a me però, sono contento di giocare e stare bene.

Partenze? Sto cercando di lavorarci su, perché parto sempre male e non va bene. Perché è importante partire subito forte, sto bruciando i riscaldamenti in maniera differente. Oggi era una partita un po’ più particolare rispetto alle altre, ed ero più teso e contratto; quindi, ci ho messo un po’ di più a sciogliermi”.

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