US Open, Sinner non si ferma: batte Paul e punta Medvedev. Le sue parole
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Jannik Sinner non si ferma più e si guadagna i quarti di finale allo US Open 2024. L’azzurro piega in tre set l’americano Tommy Paul e ora se la vedrà con il russo Daniil Medvedev. Ecco le sue parole al termine della sfida.

La partita

Sinner e Paul danno vita ad un’interessante sfida nell’ultimo match del giorno all’Arthur Ashe Stadium. Entrambi gli atleti, alla prima sessione serale del torneo, divertono il pubblico di casa con accelerazioni e cambi alla guida del match.

Il primo set è una girandola di emozioni: Jannik va subito in bambola e, dopo un’opportunità di break fallita, perde due volte consecutive il proprio servizio. Paul sembra avere una chance ghiottissima, ma non ne approfitta e raccoglie pochissimi punti nei successivi quattro giochi, tanto da essere superato sul 5 a 4. Si arriva così al tiebreak, dove l’altoatesino rimane freddo e si porta a casa il set con il punteggio di 76(3).

Nel secondo parziale i due tennisti si rispettano al servizio e nessuno perde la propria battuta (unica occasione per Sinner nell’undicesimo game, non sfruttata). Questa volta, però, al tiebreak è l’americano a portarsi avanti fino al 54. Poi, da buon numero 1 del mondo, Sinner fa valere la sua maggiore tranquillità e si porta a casa anche il secondo set con il punteggio di 76(5).

Al terzo set arrivano due giocatori completamente diversi: Jannik sembra poter continuare all’infinito, complice anche l’adrenalina della vittoria dei due set precedenti al tiebreak. Tommy, al contrario, sembra distrutto dopo i due parziali persi in quel modo (soprattutto il primo che aveva in mano). L’italiano prende presto il largo fino ad imporsi con un secco 61.

Le parole di Jannik

Queste le parole dell’azzurro al termine della sfida.

Penso che sia io che Tommy abbiamo giocato il nostro tennis migliore. Forse lui è calato un po’ alla fine, ma abbiamo dato il massimo anche per questo pubblico bellissimo che ha creato una grande atmosfera.

La chiave della vittoria è stata sicuramente la mentalità. Non ho iniziato bene: ho fatto tanti errori, ma sono stato bravo a essere rimasto lì, a provarci punto dopo punto senza pensare se avrei vinto o perso. Nel terzo set poi sono stato bravo a portarmi subito avanti e mantenere il vantaggio fino alla fine.

Medvedev? Sarà dura, sarà una battaglia sia fisica con tanti scambi lunghi, che mentale. A Wimbledon ha vinto lui, ma era diverso, a partire dalla superficie. Daniil è un giocatore molto importante nella mia carriera e sono contento di affrontarlo qui dove ha già vinto e dove si trova molto bene. Ce la giocheremo”.

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