Preoccupazione per i tifosi di Jannik Sinner, cala il gelo dopo la squalifica: doppio colpo duro da digerire per l’azzurro e i suoi fan
Non è bastata l’ufficialità della squalifica di tre mesi per placare gli animi dei rivali di Jannik Sinner. Nonostante anche la Wada alla fine abbia accolto la tesi dell’innocenza dell’azzurro, la gestione dell’intera situazione da parte degli organi internazionali continua a non convincere molti protagonisti del mondo del tennis, pronti a gettare nuove ombre sul numero uno al mondo. Lo conferma quanto accaduto nelle ultime ore, con un doppio colpo che ferisce nel profondo i tifosi del tre volte campione Slam.

La cosa positiva, forse l’unica per chi fa il tifo per Sinner, è che un mese di squalifica è già alle spalle e tra non molto tempo potremo rivedere in campo l’azzurro, pronto a recuperare il terreno perduto e a dimostrare a tutti di essere ancora il numero uno, senza alcun dubbio e senza bisogno di far uso di sostanze dopanti.
Per il resto, in questo periodo lontano dai campi la sensazione è che Sinner dovrà ancora accettare di sentire molti dei suoi rivali spendere parole non proprio lusinghiere e rassicuranti sulla sua situazione. Basti pensare a quanto accaduto negli ultimi giorni, con una serie di insinuazioni che hanno destato l’indignazione dei supporter del tennista di San Candido.
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Se nei mesi precedenti quello che in molti ritenevano strano era il fatto che Sinner non avesse scontato alcun tipo di squalifica nonostante, in situazioni simili, molti altri giocatori siano stati costretti a fermarsi, adesso a far discutere sono le modalità con cui si è arrivati alla squalifica trimestrale.
Il discorso è semplice: se anche la Wada ha confermato l’innocenza del numero uno al mondo, per quale motivo i legali di Sinner hanno accettato di patteggiare, risolvendo il tutto con una squalifica piuttosto breve? Interrogativi cui in troppi hanno provato a trovare una loro risposta, dando vita a insinuazioni che gettano ancora ombre su Jannik.

Insinuazioni arrivate anche per bocca di chi, come Del Potro, è ancora molto amato in Italia, e ha dimostrato in passato di non avere alcuna intenzione di farsi dei nemici nel mondo del tennis. Intervenuto durante l’ATP 500 di Rio, l’ex tennista argentino ha infatti dichiarato: “La situazione è piuttosto strana. Solleva dubbi il fatto che Sinner sia stato trovato positivo a Indian Wells ma sia stato rivelato solo ad agosto“.
Dubbi che in realtà sono stati ampiamente spiegati già nei mesi passati, quando forse l’attenzione di Delpo era rivolta a ben altre cose, come a un tentativo di recupero dal punto di vista fisico che, purtroppo, non è andato a buon fine.
Diverse sono state invece le considerazioni arrivate dall’altro lato del mondo, per bocca di Andrey Rublev, vincitore del 500 di Doha: “Il problema non riguarda Sinner nello specifico, ma l’intero sistema incaricato di gestire le positività. Abbiamo visto molti tennisti sanzionati anche solo per aver saltato i test, a volte senza alcun processo. Con Jannik invece è stato fatto tutto frettolosamente, permettendogli addirittura di giocare“.
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