Il giovane tennista romano non è riuscito a spezzare la maledizione del primo turno che va avanti da Melbourne: che peccato per il ranking!
Niente panico, ma duro lavoro. Nessun disfattismo, ma maggior cura per i particolari, per i dettagli. Che poi sono quelli che fanno la differenza quando si tratta di portare a casa dei match tirati. Giocati sul filo dei vantaggi, e in cui magari risulta decisivo il tie-break.
Archiviata con grande soddisfazione la scorsa stagione, quella della definitiva esplosione nel circuito ATP, Flavio Cobolli si è spinto fino alla posizione numero 30 del ranking mondiale. Questa la posizione con la quale si è affacciato, pieno di speranze, in un 2025 che però, come avrete capito, non è iniziato nel migliore dei modi.
Estromesso al primo turno in tutti i tornei (ben tre) ai quali aveva partecipato prima del viaggio ad Acapulco, il grande amico di Matteo Berrettini e del calciatore Edoardo Bove – salito alla ribalta delle cronache per l’arresto cardiaco sofferto in campo il 1 dicembre nel corso di Fiorentina-Inter – non riesce proprio a spezzare quella che sembra essere a tutti gli effetti una maledizione.
Abbiamo parlato non a caso dell’affascinante località messicana perché, nell’omonimo torneo ancora in corso di svolgimento, Cobolli avrebbe potuto regalarsi una doppia soddisfazione. Battere il numero 12 del mondo Ben Shelton, già semifinalista a Melbourne, ed avvicinare sensibilmente quella 30esima casella già occupata sul finale del 2024. I progetti si sono infranti contro il formidabile servizio dell’americano, che ha prevalso con un doppio 7-6 nel primo turno della kermesse.
Cobolli fuori con onore: il tennista deve cambiare marcia
Scorrendo gli aggiornamenti in tempo reale del ranking ATP Live, che tiene conto dei risultati ottenuti dai tennisti coi tornei ancora in corso, si evince che l’azzurro abbia guadagnato, nonostante la sconfitta contro Shelton, una posizione in classifica. Attestandosi così in 37esima piazza.
Considerando però le esigue distanze in quella particolare sezione della graduatoria, appare evidente come sarebbe bastato vincere contro l’americano per fare già un balzo di almeno 4-5 posizioni. Già perché Flavio, al netto di altri punti che i rivai potrebbero accumulare nei giorni a venire, ha 1295 punti contro i 1390 del connazionale Matteo Arnaldi, titolare della casella numero 33. Se fosse arrivata la vittoria ad Acapulco, il salto sarebbe stato già apprezzabile. Oltre a conferire certamente una rinnovata fiducia ad un tennista in piena crisi di risultati.
