Le ultime rivelazioni di Andrej Rublev hanno commosso tutti i tifosi del tennista russo: stava per farlo sul serio.
Il torneo di Doha ha rappresentato la rinascita di Andrej Rublev dopo un periodo molto complicato. La sua ascesa sembrava essersi un po’ arrestata anche a causa delle critiche per una presunta incapacità nel gestire la rabbia, come emerso da alcuni comportamenti durante i match. Lo scorso anno il tennista russo era comunque riuscito a portare a casa il Masters 1000 di Madrid (battendo Alcaraz e Fritz, prima di sconfiggere in finale Auger-Aliassime) e il torneo di Hong-Kong, arrivando anche in finale al Masters 1000 di Montreal ma finendo poi ko contro Popyrin.
Questo 2025 era cominciato subito con una delusione agli Australian Open a causa dell’eliminazione al primo turno subito dal giovane talento Joao Fonseca. Il riscatto è arrivato proprio in Qatar, dove Rublev ha avuto la meglio su Bublik, Borges, De Minaur e Auger-Aliassime prima di battere Draper in finale, conquistando così il suo 17esimo titolo ATP in singolare.
Come accennato anche questo successo consente a Rublev di tornare a guardare al futuro con maggiore serenità. Il classe 1997 ha vissuto momenti molto difficili, come ha raccontato lui stesso in un’intervista rilasciata a The National. Rublev, oggi numero 8 nel ranking ATP, aveva anche pensato di appendere la racchetta al chiodo nei periodi più bui.
Incubo Rublev: rivelazioni shock, stava per farlo davvero
Il tennista di Mosca ha spiegato che per un paio d’anni non è stato in grado di trovare una strada, non capiva cosa avrebbe dovuto fare, né lo scopo. Le sue parole sono davvero molto forti: “Forse suona un po’ drammatico – afferma Rublev nell’intervista – ma non riuscivo a trovare una ragione per vivere… mettiamola così: dentro di me, ero completamente perso“.
Il vincitore del torneo di Doha ha sottolineato che quando un momento difficile dura qualche mese si può ancora ritrovare la passione. Se invece prosegue per anni tutto diventa molto più complesso: il tennista moscovita ha preso anche degli antidepressivi ma non lo hanno aiutato molto. “Dopo un po’ mi sono reso conto che, pur non peggiorando, non mi piaceva nemmeno quello che provavo, era una sensazione strana – le sue parole a The National – Dopo un anno, ho smesso di prenderli“.
Il grande aiuto è arrivato dal connazionale ed ex tennista Marat Safin, che lo ha spinto a guardarsi in modo introspettivo permettendogli di ricominciare a camminare nella giusta direzione. “Non sono ancora felice – conclude Rublev – Ma non sento stress, non sento ansia, non sento depressione“.
La rivelazione della Osaka stupisce tutti, tifosi sbigottiti