Il tennista toscano, reduce dalla batosta subita da Djokovic a Miami, è pronto a ripartire dalla sua superficie preferita: le prospettive
Una sconfitta contro Sua Maestà Novak Djokovic, sebbene il serbo abbia 37 anni e non fosse reduce da chissà quali performance prima del match di Miami, ci può sempre stare. Non è in discussione il risultato finale del confronto tra Lorenzo Musetti e il fuoriclasse di Belgrado.

C’è però modo e modo di perdere, e non se ne fa una sola questione di punteggio. Questo sostengono i critici, sempre numerosi, del 23enne tennista carrarino, incappato ancora una volta nel tunnel di una prestazione contrassegnata da vittimismo, poca voglia di lottare, fatalismo negativo: tutte ‘qualità’ che hanno concesso al rivale di passeggiare sulla sua figura, infliggendo alla fine un pesantissimo duplice 6-2.
In molti avevano dipinto il confronto in Florida, valido per gli ottavi di finale del Masters 1000, come una sorta di battesimo del fuoco per ‘Muso’, chiamato a dare risposte importanti. Che potessero giustificare la fin troppo lusinghiera classifica con cui si era presentato a Miami. Missione fallita. Senza appello. Cancellate in un sol colpo le buone sensazioni rilasciate dai due precedenti incontri nell’impianto americano, quelli in cui Musetti aveva vinto – fatto quasi inedito per lui – rimontando un set di svantaggio.
Archiviata ora la dolorosa parentesi statunitense, l’estroso tennista è prono a sporcarsi scarpe e polsini sull’amata terra rossa. La superficie che l’anno scorso gli ha regalato tre finali ma soprattutto uno storico bronzo olimpico. Ci sarebbero i presupposti per dare una decisa spinta al ranking, ma l’azzurro deve innanzitutto difendere i punti conquistati lo scorso anno. Non troppi, a dire il vero, ma comunque un fattore con cui fare i conti.
Musetti, lo stakanovista del ‘rosso’: il percorso nel 2024
Attualmente al numero 16 – il suo best ranking è a quella 15esima posizione già eguagliata a marzo – il toscano sta affilando le armi per una campagna sulla terra battuta che potrebbe dare davvero enormi soddisfazioni. Il primo torneo in cui sarà impegnato Musetti è quel Masters 1000 di Monte Carlo in cui l’anno scorso si spinse fino agli ottavi.

A parte i tornei cosiddetti ‘minori’ – parliamo degli ATP 250, come quello di Umago in cui nel 2024 fu protagonista di una finale fiume persa in volata contro Francisco Cerundolo – l’italiano non ha raggiunto grandi risultati 12 mesi fa sulla terra. Fino al Roland Garros compreso (l’anno scorso a Parigi ‘Muso’ uscì ai sedicesimi di finale), il tennista dovrà difendere 565 punti.
L’obiettivo è quello di fare meglio rispetto allo stesso cammino – solo in parte coincidente come scelte di partecipazione nell’attuale calendario – intrapreso lo scorso anno. Ecco, nello specifico, i tornei che nel 2024 gli hanno attribuito dei punti ATP.
07.04.2025 ATP Tour 250 Estoril R32 0 punti
14.04.2025 ATP Tour Masters 1000 Monte Carlo R16 100 punti
21.04.2025 ATP Tour 500 Barcelona R64 0 punti
05.05.2025 ATP Challenger Tour 175 Cagliari F 90 punti
05.05.2025 ATP Tour Masters 1000 Madrid R128 10 punti
19.05.2025 ATP Challenger Tour 175 Torino F 90 punti
19.05.2025 ATP Tour Masters 1000 Roma R128 10 punti
09.06.2025 Grand Slam French Open R32 100 punti
28.07.2025 ATP Tour 250 Umag F 165 punti.
Jasmine Paolini lo ha confessato a tutti, decisione estremamente difficile