Tra poche ore termineranno i tre mesi di squalifica inflitti a Sinner. In attesa del rientro, l’azzurro ha rivelato un brutto momento vissuto a Melbourne durante l’Australian Open
Domenica 4 maggio, una data importantissima nella stagione di Jannik Sinner. E’ il giorno in cui terminerà la squalifica di tre mesi inflittagli dalla WADA per la positività al Clostebol. Un provvedimento extra giudiziale che ha posto fine a una vicenda che si trascina ormai da oltre un anno ed evitato a Sinner il processo che si sarebbe dovuto tenere al TAS di Losanna a ridosso di Pasqua.
L’attesa per il ritorno in campo di Sinner è alle stelle. Avverrà agli Internazionali d’Italia, a Roma, nel torneo che l’azzurro ha saltato lo scorso anno per un infortunio all’anca. Non poteva esserci palcoscenico migliore per Jannik per tornare ad affrontare gli avversari e liberarsi per sempre da un peso che lo ha condizionato pesantemente anche in campo, nonostante le tante vittorie fino all’Australian Open dello scorso gennaio.
Il primo Slam della stagione disputato a Melbourne è stato l’unico torneo con Sinner in campo nel 2025. Per vincerlo, Jannik ha dovuto superare momenti difficili anche fuori dalla Rod Laver Arena. E’ stato lui stesso a rivelarlo nell’intervista concessa al TG1 e trasmessa in prima serata su Rai 1.
Sinner svela cosa è accaduto a Melbourne: “Mi guardavano in modo diverso”
Il trattamento ricevuto da Sinner per la positività al Clostebol – che lo ricordiamo è scaturita per una causale contaminazione – ha diviso i colleghi. Non sono mancati giudizi piuttosto critici sul verdetto di squalifica e sulle modalità con cui è stata gestita l’intera vicenda. L’ultimo in ordine di tempo è di una settimana fa con Stan Wawrinka che, a Eurosport, ha ribadito come il tennis abbia perso credibilità sia con il caso Sinner che con quello che ha coinvolto Iga Swiatek.
A Melbourne, Jannik ha percepito in prima persona questa avversione nei suoi confronti. “Non mi sentivo a mio agio, gli altri giocatori mi guardavano in modo strano in mensa e negli spogliatoi. Era pesante vivere il tennis. Ho pensato di mollare“, questo il retroscena che Sinner ha svelato al TG1 e che, forse, spiega quanto avvenuto durante il torneo con il malessere accusato nel corso del match e la necessità di staccare immediatamente dal tennis subito dopo la finale vinta con Zverev.
Proprio al ritorno da Melbourne, Sinner decise di disertare l’incontro previsto dal presidente Mattarella al Quirinale con le nazionali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup e di ritirarsi anche dall’ATP di Rotterdam, torneo nel quale era campione in carica. Vedremo adesso a Roma se, dopo tre mesi di squalifica, l’atteggiamento di alcuni colleghi nei confronti del numero uno del mondo sarà cambiato o meno. Qualunque sia, ormai il vicenda è chiusa e, fortunatamente, tra poco parlerà solo il campo. Lì i verdetti saranno incontestabili.
