Ufficiale, si ritira: duro colpo per il tennis italiano

La notizia era nell’aria già da qualche tempo, adesso è anche ufficiale: il tennista italiano ha annunciato il suo ritiro. Il messaggio è da brividi

Tutte le belle storie, si sa, hanno un inizio e una fine. E il mondo dello sport non fa ovviamente eccezione, come del resto gli altri ambiti della vita. Lo sanno bene gli appassionati italiani di tennis, i quali in queste ore hanno appreso una notizia che ha generato infinita commozione: un rappresentante azzurro ha annunciato il ritiro, salutando per sempre quel rettangolo di gioco che negli ultimi tempi non gli aveva riservato grandi soddisfazioni (per usare un eufemismo).

Tifosi italiani delusi
Ufficiale, si ritira: duro colpo per il tennis italiano (Foto Ansa) – Tennis Fever

Si tratta di uno di quei tennisti che – prima dell’avvento della nuova generazione di talenti trascinata da Sinner e Musetti – ha offerto ai tifosi italiani un motivo per entusiasmarsi, durante un periodo ancora abbastanza grigio per il movimento nostrano. Ci riferiamo a Salvatore Caruso, 32enne siciliano, il cui talento era accompagnato da massicce dosi di determinazione e generosità.

Nel corso della sua carriera, il nativo di Avola è stato un top-100 (ha toccato la posizione numero 76 della classifica mondiale), ha raggiunto il terzo turno del Roland Garros nel 2019 e dello US Open nel 2020, nonché la semifinale in singolare all’Atp 250 di Umago e la finale in doppio all’Atp 500 di Rio de Janeiro. Nelle categorie inferiori, invece, vanta due titoli in singolare e uno in doppio nel circuito Challenger e altri titoli nel circuito ITF.

Ufficiale, Salvatore Caruso appende la racchetta al chiodo: l’annuncio emoziona gli italiani

Come dicevamo in precedenza, era già da un po’ di tempo che Caruso non riusciva a replicare l’ottimo ruolino offerto nei suoi primi anni di carriera. Tra 2022 e 2023 era uscito dalla top-250 del ranking nonostante gli sforzi per rimanere in alto, mentre tra 2024 e 2025 ha giocato pochissimo ed è sprofondato oltre la piazza numero 1000 (oggi figura alla 1476).

Inevitabile farsi qualche domanda e giungere alla dolorosa decisione, che il diretto interessato ha spiegato ai microfoni di “Spazio Tennis” lasciandosi andare anche a parole estremamente emozionanti. Lo ha fatto proprio a margine dell’ultima partita in carriera, giocata al Foro Italico di Roma nelle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia.

Primo piano di Salvatore Caruso
Ufficiale, Salvatore Caruso appende la racchetta al chiodo: l’annuncio emoziona gli italiani (Foto Ansa) – Tennis Fever

Dopo aver lasciato il campo baciando la terra battuta della Capitale, Caruso ha dichiarato: Ho deciso di chiudere al Foro per tanti motivi. Volevo chiudere un cerchio e per rispetto della mia persona e della mia carriera volevo farlo in un luogo per me simbolico e significativo. Con il Foro ho sempre avuto un rapporto di odio e amore: ci ho debuttato nel 2013, ci sono spesso arrivato in gran forma, giocando molto bene, ma alla fine ci ho vinto solo la partita contro Tennys Sandgren nel 2020. Mi piaceva l’idea di chiudere il cerchio in un luogo che mi ha dato tanto. Giocare il Foro per un italiano è una delle ambizioni più grandi. Volevo lasciarci questo ricordo”.

Zero rimpianti per Caruso, solo gratitudine verso il tennis. Mi ha insegnato a superare i miei limiti, mi ha fatto crescere come giocatore e come uomo. Se oggi sono l’uomo che sono è sicuramente grazie alle esperienze che ho fatto in campo e alle persone che mi sono state vicino in questi anni: a volte sembrava quasi che ci credessero più loro che io”, ha detto l’azzurro.

Sabbo ha poi concluso il suo intervento con un discorso da brividi: “Se devo scegliere un ricordo penso all’abbraccio con coach Paolo Cannova dopo aver vinto il Challenger di Barcellona 2019 che mi valse l’ingresso nella top 100 del ranking ATP. Dieci anni di lavoro insieme per quel momento. Resilienza, caparbietà, il grande disegno che ti porta ad un traguardo. Penso a tutta la mia famiglia a Parigi per vedermi affrontare Djokovic al terzo turno del Roland Garros 2019. Mi reputo una persona molto fortunata”.

La speranza è che un personaggio come Caruso possa comunque continuare a frequentare il mondo del tennis, trasmettendo ai giovani i valori che lo hanno portato a inseguire i suoi sogni con sacrificio ed abnegazione. Magari chissà, nel prossimo futuro potremmo vederlo nell’angolo di qualche talento in rampa di lancio o di qualche campione affermato tra i tanti in circolazione.



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