Flavia Pennetta e Carlos Alcaraz, il retroscena lascia a bocca aperta gli appassionati: cosa è successo dietro le quinte a Wimbledon
Uno dei momenti più alti di questa fase iniziale di Wimbledon 2025 è stata sicuramente la partita al primo turno tra Fabio Fognini e Carlos Alcaraz. Il 38enne ligure e il campione in carica hanno entusiasmato il Centre Court dell’All England Club per oltre quattro ore, dando vita ad una bellissima battaglia con continui capovolgimenti di fronte.

Alla fine, a spuntarla è stato il giovane spagnolo al quinto set col punteggio di 7-5, 6-7, 7-5, 2-6, 6-1. Ma a prendersi il tributo del pubblico presente sugli spalti ci ha pensato l’azzurro, salutato con applausi scroscianti e tra la commozione generale. Per lui, potrebbe essere stato l’ultimo match in carriera, come si è evinto dalla conferenza stampa tenuta poco più tardi.
Pennetta e il rimprovero ad Alcaraz, il simpatico retroscena
Potrebbe, perché non è detta l’ultima parola. Lo stesso Alcaraz, infatti, ha consigliato all’armese di non appendere ancora la racchetta al chiodo visto il livello sfoderato sul verde britannico. «Non capisco perché questo sia il suo ultimo Wimbledon, potrebbe giocare qui ancora tre o quattro anni. È stato un onore condividere il campo con lui. È stata una grande partita», ha affermato il murciano.
E in effetti, Carlos torto non ha. Le sue parole, però, non hanno trovato d’accordo chi Fognini lo conosce meglio di tutti. Ci riferiamo ovviamente alla moglie Flavia Pennetta.

La ex tennista – con la quale il ligure è sposato da nove anni ed ha tre figli – ha ironicamente scherzato (ma non troppo) sulla “cattiva influenza” che il numero due del mondo potrebbe avere sulle scelte di Fognini. Lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. «Carlos ha detto che Fabio può giocare fino a 50 anni? Infatti, gliel’ho detto: non ci provare, l’ho sgridato. Che poi gli mette in testa idee strane», ha affermato la campionessa dello US Open 2015.
Pennetta ha poi rivelato che il siparietto in questione è andato in scena quando lo spagnolo ha donato la sua maglietta al figlio Federico, primogenito della coppia: «Certo che gliel’ha data. E pure con dedica. Carlos è una persona molto carina, e poi si sa che Fabio ha il cuore per metà spagnolo. Poi conosce Alcaraz da sempre, così come i componenti del suo team».
Insomma, tutto bene ciò che finisce bene. Quel che è certo, tuttavia, è che il classe 2003 murciano difficilmente metterà più bocca nelle vicende sportive di Fabio…