Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: l’annuncio è arrivato poche ore fa e non può non far sorridere il tennista numero 1 al mondo
Ha deciso di entrare nei libri di storia dalla porta principale, con una prestazione sontuosa che ha zittito gli scettici e la critica, spesso ingenerosa. Jannik Sinner si è preso Wimbledon dominando, annichilendo chi lo aveva battuto per ben due volte di fila sulla terra rossa (prima Roma, poi Parigi) e guadagnandosi di diritto un posto nella storia.

Il primo italiano a diventare numero 1 al mondo, solo qualche mese fa. Adesso l’unico italiano ad aver vinto Wimbledon, contro un rivale mostruoso come Carlos Alcaraz. Una rivalità che pare destinata a monopolizzare il mondo del tennis da qui ai prossimi anni, quella tra lo spagnolo ed il 23enne altoatesino.
Nel frattempo, in attesa dei prossimi impegni sul cemento che vedranno tra i sicuri protagonisti proprio loro due, sono arrivate delle rivelazioni che non possono far dormire sonni tranquilli a Carlos. Ecco cosa succede.
Sinner show, Alcaraz avvisato: è un suo limite
L’ex coach di Jasmine Paolini, Renzo Furlan, è intervenuto a ‘Sky Sport’ per parlare di tennis e, ovviamente, di quanto accaduto recentemente a Wimbledon.

Si parla di Jannik Sinner e di Carlos Alcaraz, della partita capolavoro messa a referto dal 23enne di San Candido che è riuscito finalmente a interrompere la striscia positiva dello spagnolo, riuscendo in una vera impresa. C’è un aspetto che Furlan ha sottolineato e che, di fatto, finisce per esaltare Jannik e sminuire in parte Carlos. “Sia a livello di prestazione che a livello mentale Sinner è un esempio di continuità rispetto ad Alcaraz. Gioca sempre ad un livello altissimo“.
Il coach poi parla della partita contro Dimitrov, ‘decisa’ dall’infortunio dello sfortunatissimo bulgaro che era avanti per due set a zero, mettendo in grossa difficoltà il tennista azzurro. “Lasciamo perdere quel match nel quale si è anche fatto male (Sinner), ho già detto che secondo me avrebbe vinto la partita al quinto set. Ha questa continuità tremenda che lo porta a vincere in maniera facile i match ‘lottati’. Lui gioca bene nei momenti importanti“.
Il distinguo con Alcaraz prosegue e Furlan è netto nel descrivere le qualità del numero 2 del Ranking ATP. “Alcaraz spende più energie, ha continui alti e bassi che derivano dalla sua superiorità. Quando è in difficoltà, alza il suo livello”, un modo di giocare che secondo l’ex coach della Paolini lo porta a consumare spesso e volentieri troppa energia.
Un dualismo, quello tra Sinner e Alcaraz, che ritroveremo probabilmente nei libri di storia tra qualche anno. Adesso toccherà al cemento, con i Masters 100 di Toronto, Cincinnati ed infine i tanto attesi US Open, ultimo Slam del 2025.