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Atp Finals, Tsitsipas passa su Rublev in un match psichedelico, caratterizzato da tanti cambi di inerzia
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Una partita strana ma bella da vedere, caratterizzata da alti e bassi, in cui abbiamo assistito diversi cambi di inerzia. Inizia in maniera devastante Stefanos Tsitsipas, dominando il primo set per 6-1. Cambia completamente attitudine Andrey Rublev nel secondo set, che ritrova consapevolezza, soprattutto il servizio, e chiude il parziale 6-4. Il terzo, più equilibrato, il greco perde alcune occasioni per l’allungo definitivo (nel terzo game, durato 10 minuti, ha avuto a disposizione 5 palle break) ma alla fine ha la meglio in un emozionante e bellissimo tie break. Risultato finale: 6-1 4-6 7-6 a favore del greco, che ha giocato con pochissime sbavature, gestito in maniera ottima la parte tecnica, ed esibito precisione e affondi nei momenti giusti. Onore comunque anche a Rublev, che al di là dei primi 20 minuti ha dimostrato di meritarsi la posizione in cui si trova, tra i primi 8 al mondo.

La vittoria del greco consente a Thiem di vincere il girone. Mentre il secondo posto per la semifinale sarà deciso in uno spareggio da dentro o fuori tra Tsitsipas e Nadal

Il primo set è dominato da Tsitsipas in soli 19 minuti, 24 punti a 10. Il greco vola rapidamente sul 3-0 strappando facilmente il primo turno di battuta del russo. E nel corso dei minuti sfoggia un tennis perfetto, mettendo talmente tanta pressione al suo avversario al punto da fargli perdere la misura dei colpi. Rublev risulta completamente spiazzato dall’impeto e dalla precisione del greco. Tistispas d’altronde conosce bene il russo e sa che non deve innescare mai lo scambio lungo e cercare subito di verticalizzare. Sul 4-1 arriva il secondo break. E pensare che sono passati soltanto 17 minuti. Ci si aspettava un inizio combattuto, invece il risultato è un netto 6-1 in 19 minuti.

Ma non è affatto finita. Nel secondo set Rublev entra in campo con un atteggiamento completamente rivisitato. Parte con un servizio ritrovato e lascia a zero il greco in soli 52 secondi, concludendo il game con un servizio esterno alla velocità di 223 chilometri orari. Non a caso Rublev è il secondo degli otto qualificati alle Finals ad aver piazzato più ace nel corso dell’anno. Insomma, un altro giocatore, molto più lucido e concreto, come dimostra il secondo game, in cui riesce a portare Tsitsipas ai vantaggi. La partita ora è decisamente più aperta ed equilbrata. Nel settimo game, sul 3-3, il greco prova però l’allungo, procurandosi 2 palle break, ma il russo ne esce con bravura, superando il momentaneo pericolo. E anche sul 4-4 il greco si porta sul 15-30 a due punti dal break. Si arriva così al 5-4 con Tsitsipas inerziale ha avuto due palle break sul 3-3, è stato 15-30 sul 4-4, ma il russo c’ha messo sempre del suo per uscirne a testa alta. Si va al terzo.

Nel terzo set Rublev parte tentennando sul servizio ed è costretto ad annullare ben 8 palle break nei suoi primi due turni di battuta. Ma riesce ad annullarne 7 con un’ottima prima, a conferma della ritrovata fiducia e sicurezza rispetto al primo set. Si va avanti con un certo equilibrio. Nel settimo game Titsipas si porta sullo 0-30 e prova ancora a strappare il servizio al suo avversario, ma commette due errori da circolino rosso. Sul 6-5 Rublev arriva addirittura a due punti dal match, ma Tsitsipas si rimbocca le maniche, non sbaglia più il servizio e porta l’ultimo parziale al tie-break. Un finale più emozionante non si poteva immaginare, con i due giocatori che si giocano tutto su ogni colpo, con Rublev che addirittura sbaglia un match point sul 6-5 (un doppio fallo!), per poi farsi ribaltare con due punti consecutivi del greco.

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