Sorpresa! Il paragone Medvedev-Sinner è impietoso (per il russo)
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Forse a volte si tende a non fare abbastanza i conti con la realtà. Jannik Sinner è nato il 16 agosto del 2001. Significa – lo diciamo a beneficio di chi ha qualche problema a fare di conto – che al momento ha più o meno 19 anni e sette mesi, giorno più giorno meno. Mettiamo da parte questo dato, tenendo contro che, in questo istante, il ragazzo di San Candido è pronto a piazzare il nuovo best ranking in carriera, alla posizione numero 31 della classifica mondiale.

Un dato oggettivamente straordinario. Significa che Sinner è pronto per vincere uno Slam o per dominare ogni singolo torneo a cui si iscrive? Per qualcuno sì. Tanto che c’è chi arriva a criticare Jannik per la sconfitta subita a Marsiglia contro Daniil Medvedev, due volte finalista Slam, una volta vincitore alle Atp Finals e numero due del mondo da lunedì, quando scalzerà in quella posizione un certo Rafael Nadal.

Una sconfitta netta, nulla da eccepire. Ma da qui a dire che perdere contro Medvedev, oggi come oggi, sia una iattura per Sinner ce ne passa. Proviamo a spiegarlo, a beneficio dei critici di professione: a che punto era il buon Daniil quando aveva 19 anni e sette mesi, cioè l’attuale età di Sinner?

E’ molto semplice verificarlo. Daniil Medvedev nasce a Mosca l’11 febbraio 1996. Attualmente ha 25 anni compiuti e, come detto, è numero due del mondo e ha vinto ben 9 tornei in carriera, tra cui, appunto, le Atp Finals del 2020. Ma il 14 settembre del 2015, ossia più o meno quando aveva l’età di Sinner oggi che cosa aveva combinato in carriera? Il 14 settembre 2015 Daniil navigava in posizione 335 del ranking Atp, avrebbe vinto il suo primo torneo tre anni dopo e avrebbe raggiunto la prima finale Atp due anni dopo.

Sinner, al contrario, ha già vinto due tornei Atp ed è a ridosso della top-30. Cosa vogliamo dire? Che forse Jannik non sarà né il nuovo Federer né il nuovo Nadal né il nuovo Djokovic, ma che chi considera un fallimento aver perso una partita contro il numero due del mondo, forse è meglio che si vada a rileggere un paio di statistiche (e che accenda il cervello) prima di parlare.


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1 commento

  1. Accendere il cervello significa anche capire che questo ragazzo è stato montato troppo da tutti gli addetti ai lavori,e quindi certa gente lo vede già come giocatore affermato, certo è un fenomeno per l’età che ha e questo statistiche alla mano è un dato di fatto ma per quanto riguarda il futuro non vuol dire un bel niente, per assurdo potrebbe avere anche un’involuzione e trovarsi a 25 anni alla posizione atp 335 che aveva Medvedev a 19 anni.

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