Diego Nargiso ha fatto la sua analisi su chi sia il più forte tra i due giovani più forti del circuito Atp, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
“Il dritto di Jannik viene da una storia più complicata rispetto al dritto di Alcaraz, all’inizio era il fondamentale meno forte tra i due, un colpo che l’altoatesino ha molto migliorato negli ultimi tre anni.
Il dritto di Carlos è esplosivo e imprevedibile, difficile da leggere, fa male da qualsiasi parte del campo lo tiri, sia incrociato che lungolinea. Insomma, nell’arsenale di armi di Alcaraz è un colpo risolutorio, spesso definitivo.
Rovescio? Il rovescio in diagonale di Jannik dimostra una sicurezza micidiale, da lì non lo sposti: ha appoggi sicuri, davvero in pochi riescono a scalfirlo sul lato sinistro. Il rovescio è un colpo devastante, con cui costruisce il gioco e induce all’errore l’avversario.
Alcaraz utilizza di meno questo colpo, preferendo il dritto a sventaglio. È un colpo lineare, con cui riesce a tenere lo scambio e quando sceglie il lungolinea, è più un’arma di preparazione che risolutiva.
Servizio? Carlos è già pronto, adulto. Entrambi fanno viaggiare la palla sopra i 200 km all’ora, però Carlos ha già tutti gli angoli del servizio acquisiti: dalla botta al centro allo slice con palla ad uscire.
Nel momento importante, insomma, il servizio può toglierlo dai guai o regalargli punti. Jannik ha ondeggiato tra foot up e foot back, le due posizioni dei piedi alla partenza del movimento del servizio, assestandosi sulla seconda. Con Piatti ha lavorato moltissimo su questo colpo fondamentale, però lo vedo ancora acerbo“.