Novak Djokovic ha voluto dire la sua su un argomento molto complesso: l’eccessiva presenza dei tennisti sui social e davanti il telefono (soprattutto giovani).
“Bene, si tratta di un argomento molto importante e allo stesso tempo complesso da affrontare. Anche io uso i social media, ma credo che sia molto personale l’utilizzo del proprio tempo online. Ognuno può decidere di dedicare l’attenzione a diversi aspetti. Il fatto è che ci sono anche tante cose buone che puoi imparare grazie ad internet e ai social media.
Ci sono molte informazioni per ampliare i tuoi orizzonti culturali, anche se bisogna stare attenti a cosa si crede. Ormai fa parte della nostra vita e credo sia impossibile rimuoverla dalla routine di un giovane tennista. Non penso sia utile vietargli i social perché tanto li frequenterebbe alla prima occasione buona.
Secondo me il lavoro da fare è di affiancamento delle persone adulte per questi ragazzi per insegnare come comportarsi online. Capire cosa bisogna dire e cosa no, cosa condividere e cosa no. A cosa dare importanza e cosa ignorare.
So che sarà una cosa difficile: sono padre di due bambini e capisco bene che tra un po’ toccherà a me fare così.
Per i tennisti è ancora più difficile perché trascorrono molto tempo da soli tra viaggi e tornei. Li vedo tutti che appena sono in un posto e non si allenano si gettano per ore davanti lo schermo dei propri telefoni. Ovviamente non è il massimo e per questo bisogna aiutarli”.
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