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Roland Garros, Nadal rivela come ha annientato il dolore al piede: addormentandolo
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Rafael Nadal ha vinto ieri il suo quattordicesimo Roland Garros (22 slam in totale) contro il norvegese Casper Ruud. Uno dei successi più incredibili dello spagnolo, che nella conferenza stampa ha rivelato le condizioni del suo piede infortunato.

Il piede completamente addormentato

Rafael Nadal ha vissuto un 2022 ricco di soddisfazioni. Lo spagnolo si è portato a casa sia l’Australian Open che il Roland Garros (oltre ai titoli all’Atp250 di Melbourne e all’Atp500 di Acapulco). Insieme ai successi, però, è arrivato l’infortunio alle costole e si è ripresentato il problema cronico al piede (sindrome di Mueller-Weiss, di cui soffre dall’inizio della carriera).

Subito dopo il successo a Parigi, Rafa ha voluto rivelare le condizioni del suo piede, ammettendo di aver giocato con infiltrazioni utili ad addormentarlo per non sentire il dolore.

Avevo il mio dottore qui con me e, non so come si dice in inglese, ma ho giocato con il piede addormentato. Ho giocato con le infiltrazioni sul nervo, così da non avere alcun dolore al piede: è per questo che sono riuscito a scendere in campo.

Se non avessi creduto alla possibilità di vincere non sarei venuto qui. È stata, in ogni caso, una grande sorpresa e nessuno si aspettava che potessi alzare al cielo il trofeo. In più, tutti sanno che la preparazione a questo torneo non è stata delle migliori. Sono dovuto rimanere ai box per un mese e mezzo per la frattura da stress alle costole, poi il problema al piede con cui devo convivere. A Roma, per esempio, è stato veramente difficile giocare per quanto dolore sentivo”.

La reazione di Mats Wilander

Mats Wilander ha voluto dire la sua sul successo di Rafa, sbilanciandosi anche sulla corsa al GOAT.

Credo sia stato il titolo più emozionante per Rafa. Prima di tutto perché non sapeva se sarebbe riuscito a giocare ogni mattina quando si doveva alzare. Ora, però, focalizziamoci sulla vittoria: sono 14 a Parigi e 22 in totale.

Si trova a due lunghezze di vantaggio su Novak e Roger e credo che questo possa bastare per considerarlo il migliore di sempre. Inoltre, sembra che non voglia ancora lasciare e può migliorare i suoi record”.

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