Non si è ancora placata l’eccitazione per il grande successo di Jannik Sinner su Carlos Alcaraz agli ottavi di Wimbledon 2022. Ma per l’Italtennis è già tempo di guardare avanti, perché il quasi ventunenne azzurro è atteso da una prova ancora più dura di quella affrontata domenica: una prova che porta il nome di Novak Djokovic.
Wimbledon, la sfida tra Sinner e Djokovic ai quarti di finale
Come vi abbiamo ampiamente raccontato, Sinner si è spinto ai quarti della kermesse britannica sconfiggendo Stan Wawrinka, Mikael Ymer, John Isner e Carlos Alcaraz. L’altoatesino, finora, ha lasciato per strada soltanto tre set ed è stato in campo undici ore e quarantotto minuti. Ha mostrato un’ottima condizione fisica e i suoi progressi sull’erba si sono rivelati pazzeschi.
All’inizio del torneo, dando un’occhiata al tabellone e alle statistiche di Jannik sul verde, in pochi si sarebbero aspettati un cammino del genere (neppure lui stesso, come ha dichiarato dopo la vittoria su Alcaraz). Ed è proprio per questo motivo che il movimento nostrano può essere moderatamente ottimista in vista del big match contro il serbo.
Quest’ultimo, dopo un’inizio versione diesel contro Kwon Soon-woo, ha cominciato letteralmente a macinare i suoi sfidanti. Lo sanno bene Miomir Kecmanovic, Thanasi Kokkinakis e il buon Tim van Rijthoven (che gli ha comunque strappato un parziale, come il coreano). Nel complesso, Nole ha impiegato nove ore e sei minuti per guadagnarsi i quarti. Era ed è il favorito assoluto alla vittoria finale, non c’è dubbio. Ma ben sappiamo che spesso i pronostici sono fatti per essere sovvertiti.
Il precedente
Quello che andrà in scena all’All England Tennis Club di Londra sarà il secondo confronto ufficiale tra Sinner e Djokovic. Nell’unico precedente, datato 14 aprile 2021, il nativo di Belgrado si è imposto per 6-4 6-2 (1h e 36 minuti) sulla terra rossa del Masters 1000 di Montecarlo.
Le quote
Secondo i bookmakers il venti volte campione slam è nettamente favorito sull’italiano. Il suo approdo in semifinale, infatti, è quotato tra 1.10 e 1.12. Mentre il colpaccio di Jannik è dato tra 6 e 7 volte la posta.
La chiave tattica del match
Contro Alcaraz abbiamo visto un Sinner 2.0 sull’erba, una versione ancora migliore di quella del match con Isner. L’altoatesino ha dominato il confronto grazie ad un’ottima prestazione al servizio e in risposta e a colpi solidi e profondi, che hanno tenuto l’iberico più lontano possibile (gli ha tirato la pallina tra i piedi).
Contro Djokovic attuerà la stessa tattica? In teoria dovrebbe. Ma tra il dire e il fare passa un oceano. Il serbo è un giocatore molto esperto e sa bene come disinnescare le trappole altrui. Djoker al contrario potrebbe chiamare frequentemente l’azzurro a rete, tentando di sfruttare il suo scarso feeling (anche se in miglioramento) con quella zona del campo. Un fattore da non sottovalutare, soprattutto su tale tipologia di superficie.
In definitiva, possiamo dire che non esiste una precisa ricetta per battere Djokovic, molto dipenderà anche dalle condizioni in cui si giocherà e da come Jannik riuscirà a sopportare il peso della pressione. Essere al cospetto di un sei volte campione sul prato di Wimbledon, a Wimbledon, non è roba da tutti i giorni. Sinner dovrà dimostrarsi glaciale, quasi inumano, proprio come ha dimostrato innumerevoli volte il suo avversario.
Appuntamento sul Centre Court alle ore 14,30 per il match d’apertura.
>>> Dove vedere Wimbledon 2022 in tv e streaming
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