Carlos Alcaraz è attualmente impegnato nell’Atp250 di Umago. In una recente intervista, ha voluto parlare di quello che ancora gli manca per alzare al cielo un trofeo dello slam, suo obiettivo dall’inizio dell’anno.
I migliori mentali
Alcaraz ha già vinto quattro titoli Atp in questa stagione, ma nei tornei dello slam non è stato così brillante. Lo spagnolo è uscito al terzo turno all’Australian Open (Matteo Berrettini), ai quarti di finale del Roland Garros (Alexander Zverev) e al quarto turno di Wimbledon (Jannik Sinner). Nonostante ciò, è riuscito (da lunedì) ad entrare per la prima volta nella top5 del ranking Atp.
“Sto bene, sono riuscito a recuperare dalle fatiche di Amburgo e sono pronto per dare il mio meglio a Umago, un torneo che ho molto a cuore. Mi piace venire qui, si respira una bella atmosfera e si trova anche il tempo per divertirsi. Un paio di giorni fa mi sono cimentato nel jet-ski. Entrare nella top5 lo considero come uno step della mia carriera. Per me significa avere ancora quattro giocatori davanti prima di raggiungere il mio obiettivo: diventare il numero 1 al mondo. Devo lavorare duramente per questo.
Credo che l’aspetto più importante durante gli slam sia quello mentale. Devi essere pronto mentalmente ad affrontare partite che possono durare cinque ore. I match che ho perso negli slam hanno come motivazione non essere stato centrato mentalmente al 100%. Devo riuscire a migliorare questo aspetto, la pressione e il nervosismo.
Sono cambiate molte cose dall’anno scorso e dalla promessa che ho fatto che sarei tornato qui. Sono un tipo che mantiene le promesse. Se ripeterò la promessa? Prima, dovrò tentare di rivincere il torneo”.
