In una lunga intervista al New York Times, Roger Federer ha voluto raccontare tutte le emozioni e le sensazioni vissute dopo essersi ritirato dal tennis professionistico.
“Le prime sensazioni dopo il ritiro? Mi sento completo, ho perso il mio ultimo match sia in singolare che in doppio, ho perso la voce a fare il tifo per i miei compagni, ho perso la sfida con il Team Europe e diciamo che ho perso il lavoro… però sono felice. Sto bene, sto davvero bene. C’è ironia, tutti immaginano di vivere una festa per il giorno di addio, ma non è quasi mai così. Per me lo è stato e non avrei mai immaginato che sarebbe successo ciò.
I miei figli? Li ho visti molto tristi, quando ho detto loro del ritiro, tre sono esplosi a piangere. Anche durante la Laver Cup hanno vissuto momenti molto forti ed è stato molto difficile anche per loro.
I motivi del ritiro? Ad essere onesti credo sia una questione di età. Non vedevo alcuna logica nel continuare, ci ho provato tanto negli ultimi due anni e va bene così.
Lo scorso anno ho subito un intervento chirurgico e sapevo che la strada da percorrere per il recupero sarebbe stata molto lunga. Nei miei sogni mi vedevo in campo a giocare, ma sono sempre stato realistico riguardo il mio ritorno in campo.
È la decisione giusta per me, conosco le mie condizioni fisiche. Inizialmente speravo di giocare un torneo 250 o 500, anche se il mio sogno era concludere con un torneo del grande slam, poi il mio ginocchio continuava a darmi problemi e quindi ho accettato tutto ciò.
Dopo questo weekend devo vedere cosa fare. Mi piacerebbe molto disputare un match di addio per salutare i tifosi, la Laver Cup era già tutto esaurita quando ho annunciato il ritiro.
Molte persone sognavano di vedermi un’ultima volta, ma era tutto esaurito. Mi piacerebbe fare ciò tra poco, mi piacerebbe inoltre riportare il tennis in posti nuovi, in posti dove già in passato mi sono divertito moltissimo“.
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