La decisione da parte della Lta (Lawn Tennis Association) di bandire tutti i tennisti russi e bielorussi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha diviso il mondo del tennis. Da un lato chi ha apprezzato la scelta, dall’altro Atp e Wta che hanno penalizzato i tornei britannici.
La risposta britannica
Atp, Wta e Itf hanno deciso di bandire le nazionali russe e bielorusse dalle proprie competizioni a squadre (Coppa Davis e Billie Jean King Cup), oltre a rimuovere le bandiere nelle grafiche dei tornei di tutto il mondo.
La Lta, dal canto suo, ha deciso di fare di più, escludendo tutti i tennisti provenienti da queste due nazioni dai tornei che si svolgono nel territorio britannico. Una decisione che ha fatto discutere, tra chi è d’accordo e chi la giudica eccessiva e razzista.
Gli organi internazionali si sono schierati con la seconda porzione di pubblico, multando la Lta di $200.000 (Atp) e $1 milione (Wta) per ogni torneo in cui sono stati esclusi atleti provenienti dalle due nazioni.
Il commento sulla scelta è arrivato direttamente dalla segretaria alla Cultura del Regno Unito, Michelle Donelan.
“Durante l’ultimo anno, la grande maggioranza della comunità sportiva internazionale ha messo spalle al muro e ha condannato le azioni barbariche fatte da Putin in Ucraina. La Gran Bretagna ha avuto un ruolo chiave in questa azione. È chiaro a tutti che lo sport non può essere utilizzato per legittimare l’invasione e siamo ancora convinti che gli atleti russi e bielorussi debbano essere banditi dalle competizioni nel nostro territorio.
Nonostante le condanne, gli organi internazionali del tennis si sono comportati in maniera strana durante questo periodo. Questo ha provocato una crescita nelle multe che ci hanno assegnato per i tornei che si sono svolti nei nostri territori. È stata un’azione sbagliata da parte di Wta e Atp. Mi auguro che possano ripensare a quello che hanno fatto, ne va della loro credibilità”.
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