Dopo una stagione (2022) estremamente buia, Marco Cecchinato si appresta a vivere un 2023 alla ricerca degli altissimi livelli toccati nel passato, in particolare nel 2018, quando fu in grado di raggiungere la semifinale del Roland Garros e la sedicesima piazza del ranking mondiale. Il palermitano è ripartito dalla Spagna, precisamente dall’accademia di Lozano a Valencia, dove si è allenato con diversi giocatori, tra cui l’attuale leader del Circus Carlos Alcaraz.
Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il “Check” ha ripercorso le tappe del 2022 sottolineando i motivi delle sue difficoltà.
“La passata stagione è stata terribile – ha esordito il tennista azzurro – . Tra l’infortunio al gomito e la morte di mio zio, per me un secondo padre, sono stati momenti difficilissimi. La classifica scendeva sempre di più, non mi dimenticherò mai quel 206 nel ranking…”.
Poi ha affermato che le tante critiche ricevute sul web gli hanno dato la motivazione necessaria per reagire: “Forse, in un certo senso, mi ha fatto bene. Ho letto tante cattiverie sui social, attacchi feroci che mi hanno fatto male. ‘Ceck è finito’ e cose del genere. Non mi stupisco, lo fanno anche con Berrettini che è 15 al mondo… Però questo mi ha fatto venire voglia di dare di più. Di riprendermi il posto che merito”.
Cecchinato: “Dare tutto, giocare e vincere: non mi pongo obiettivi”
In riferimento all’anno che verrà, Cecchinato si è detto voglioso di lottare per il successo senza prefissarsi traguardi precisi: “Non mi pongo obiettivi di classifica. Voglio solo dare tutto e giocare e vincere più partite possibili. Per me tornare a giocare i Challenger dopo una vita su circuito principale è stato molto difficile da accettare. Subito l’ho visto come una retrocessione, poi ho capito che dovevo affrontare ogni sfida con il piglio giusto per risalire e alla fine sono felice di come ho chiuso l’anno più brutto della mia vita da tennista”.
Riguardo la scelta di fare la preparazione pre-stagionale in Spagna, il trentenne siciliano ha spiegato: “Siamo ripartiti da qui, dalla Spagna, perché sono davvero tanti i giocatori che si allenano tra Valencia e Alicante”.
“Alcaraz mi ricorda Nadal”
“Ho fatto un bell’allenamento con Carlos. È davvero un ragazzo straordinario, ed è fortissimo. L’ho visto crescere tanto rispetto agli allenamenti che avevamo fatto in passato. Il rapporto tra lui e coach Ferrero è bellissimo. Ogni cosa che dice Juan Carlos, per Carlitos è un insegnamento prezioso e cerca subito di metterlo in partica. Rispetto a un anno fa è molto più potente e si vede che sta lavorando per giocare subito il vincente di dritto. Per alcuni versi mi ricorda molto Rafa. 2023? Sarà una stagione di assestamento per lui, ma sicuramente resterà in alto perché è molto competo, di testa e di fisico e poi su terra e cemento fa davvero paura”.
La chiosa finale tra passione, amore e promesse: “Sicuramente confrontarti con giocatori di altissimo livello ti dà una carica in più. Penso che quest’anno le tante difficoltà che ho avuto mi abbiano fatto maturare. E infatti mi sposo! La data? Penso verso la fine della stagione, perché spero di giocare e vincere tanto”.
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