Roland Garros, è il giorno di Djokovic-Alcaraz: le parole dei protagonisti
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Finalmente ci siamo, oggi è il giorno della partita più attesa dell’intero Roland Garros 2023: Novak Djokovic contro Carlos Alcaraz. Prima della sfida tra i due, ecco cosa hanno detto i protagonisti nelle rispettive conferenze stampe.

Le parole dei protagonisti

È la semifinale che tutti aspettavamo: il numero 1 contro il numero 3 del mondo. Djokovic contro Alcaraz, Alcaraz contro Djokovic. Il nuovo dominatore contro il recordman assoluto del circuito. Sedici anni di differenza, 22 slam a 1, quattro volte alternati sulla vetta del ranking Atp nel solo 2023. Una sfida che potrebbe far tornare il serbo in testa alla classifica mondiale o che potrebbe confermare lo spagnolo.

Insomma, un match che regala emozioni già prima di iniziare. Basti pensare all’unico precedente tra i due: masters1000 di Madrid 2022. Una battaglia di tre ore decisa per una manciata di punti al terzo set: una sfida che rimarrà tra le più belle del torneo spagnolo.

Oltre a questi numeri, dietro i protagonisti dell’incontro si celano due personalità che si rispettano molto, come dimostrano le parole che si sono dedicati in conferenza stampa.

Più importante la giovinezza o l’esperienza? Spero la giovinezza. Questa, però, sarà la sua quarantacinquesima semifinale a livello slam; io sono alla seconda. Ti direi razionalmente che serve esperienza in questi casi, ma non ci voglio pensare.

È dall’anno scorso che voglio tornare a giocare contro Novak. Stiamo giocando entrambi alla grande e, come ti ho detto prima, per essere il migliore devi battere i migliori. Non vedo l’ora di scendere in campo, voglio divertirmi” (Alcaraz).

Se parliamo della partita, è sicuramente quella che avrebbero voluto vedere tutti gli appassionati di tennis. Sarà lo scoglio più difficile da superare in tutto il torneo. Se devi essere il migliore, però, devi battere i migliori. Lui è l’uomo da battere qui, non vedo l’ora di affrontarlo.

Si comporta molto bene, è un ragazzo bravissimo sia dentro che fuori dal campo. Mi ricorda qualcuno della sua stessa nazione che gioca con la mano sinistra. Si merita tutti i successi che ottiene. Lavora duramente e posso dire che siamo di fronte a uno dei giocatori più completi del circuito nonostante abbia solo 20 anni”.

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