Rafael Nadal sta letteralmente sprofondando nel ranking Atp. Ieri ha perso i 200 punti ottenuti alle Atp Finals 2022 (grazie alla vittoria su Casper Ruud a Torino) ed è sceso di altre 420 posizioni nel ranking. Ad oggi si trova al numero 664 della classifica mondiale, mai così male dal 2001.
La crisi di classifica
Nadal è entrato per la prima volta nel ranking Atp nel lontano 2001, ad appena 15 anni. Da quei primi tornei, ha impiegato solamente una manciata di mesi per fare il proprio ingresso nella top600 del ranking mondiale (maggio 2002). A 21 anni di distanza, per la prima volta in carriera, lo spagnolo si trova in una posizione peggiore di quella del 2002.
Rafa non gioca una partita ufficiale dall’Australian Open di gennaio, quando si è ritirato al secondo turno con MacKenzie McDonald. A marzo è uscito ufficialmente dalla top10 dopo esserci stato per ben 18 anni consecutivi (dal 2005 al 2023, record assoluto).
Nei mesi lo spagnolo ha perso praticamente tutti i punti messi assieme in un 2022 che gli ha regalato molte emozioni e due titoli slam. Per questo motivo, Rafa da ieri non fa più parte della top600 mondiale (è al numero 664). Gli unici punti che gli sono rimasti sono quelli ottenuti al primo turno dell’Australian Open (vittoria per ritiro su Jack Draper).
Il 22 volte campione slam spera di tornare in campo nel 2024 per poter salutare come si deve i suoi fan in tutto il mondo. La sua presenza a Melbourne per il primo slam stagionale ancora non è stata assicurata, ma in molti si aspettano che sia così. Rafa, inoltre, non ha chiuso alla possibilità di continuare con la sua carriera professionistica qualora fosse supportato pienamente dal suo fisico.
Più di qualcuno è convinto che sia ancora il giocatore da battere sulla terra, soprattutto al Roland Garros, ma occorrerà vedere le sue reali condizioni per poter dare giudizi su quello che sarà l’ultimo ballo a Parigi di un campione straordinario.
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