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Dimitrov alza al cielo un trofeo che mancava dal 2017
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Grigor Dimitrov è il campione dell’Atp250 di Brisbane. Il bulgaro, in uno stato di forma incredibile, ha sconfitto in due set Holger Rune (76 64) ed ha alzato al cielo un trofeo che mancava dal 2017 (Atp Finals di Londra).

Le parole del campione

Dimitrov è finalmente tornato a vincere un titolo nel circuito maggiore. Dopo i continui miglioramenti della seconda parte di stagione (culminati con la finale al masters1000 di Parigi-Bercy), il bulgaro ha iniziato il 2024 nel miglior modo possibile. Si è presentato a Brisbane da testa di serie numero 2 e, al termine di una settimana praticamente perfetta (un solo set perso durante tutta la competizione), ha vinto meritatamente il titolo.

Grigor, che è tornato ad incantare dopo anni di oblio, ha raccontato in conferenza stampa le sensazioni per il titolo e per il prossimo Australian Open, svelando un particolare retroscena sul suo stato di forma.

Sì, provo tantissime emozioni su livelli diversi. Penso ovviamente che vincere un titolo per me significhi tantissimo. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta, vivere questi momenti è ciò che cerco. Giocare contro i migliori giocatori, molto più giovani di me, è un ottimo modo per capire dove sono. È la cosa di cui sono più orgoglioso. Ovviamente, una vittoria è una vittoria, un titolo è un titolo, ma credo che la cosa più importante sia proprio comprendere il mio livello. Penso che questa vittoria sia il miglior modo per ripagare ciò che ho fatto negli ultimi 4/5 mesi, sul e fuori campo. Per adesso mi godo il momento, poi tornerò a ragionarci.

Si, manca una settimana a Melbourne. Ci saranno tutti e tutti combatteranno dando il meglio. È un torneo al meglio dei cinque set, è molto diverso ovviamente. Io devo mantenere questo livello, continuare a fare ciò che sto facendo. SI giocherà col tetto, le condizioni saranno un po’ diverse, bisogna adattarsi. Questo è quello su cui mi concentro.

Dopo lo Us Open, mi sono preso una piccola pausa. Ho dovuto rivalutare alcune cose della mia vita. Mi sentivo molto bene fisicamente, pronto per andare fino in fondo nei tornei. Tutto quello che volevo era giocare quante più partite possibili. Ed è ciò che ho fatto. Penso che questo mi abbia dato molta fiducia. Anche il mio corpo è diventato più forte. Mi sono convinto mentalmente che resterò qui per tanto tempo, ho ottenuto ottime vittorie che mi hanno dato la carica a fine anno.

Mattone dopo mattone, le cose accadono. Questa è la parte migliore del nostro sport: c’è sempre la settimana dopo. Penso che, se fai le cose giuste, costruendo le giuste abitudini, verrai ripagato. Per me venire a Brisbane non è stato diverso, volevo solo venire qui e giocare più partite possibili. È finita così. Naturalmente sono felice. Più che felice, assolutamente. È la ricompensa per tutte le piccole vittorie, il lavoro extra, la dieta che ho seguito, le ripetizioni aggiunte in palestra, le bevande ‘speciali’ che ho bevuto. Ci sono tante piccole cose, e quando riesci a metterle insieme, questa è la ricompensa”.

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