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Perché il 4 marzo si celebra la giornata mondiale del tennis
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Oggi, 4 marzo, si festeggia (prima volta nel 2013) la giornata mondiale del tennis. La ricorrenza è stata introdotta per promuovere la pratica del nostro fantastico sport tra i giovani e i meno giovani. Il tennis è, in Italia, il quarto sport più praticato (dietro a calcio, pallavolo e basket), ma è il primo tra quelli che non si svolgono in squadra.

Una giornata celebrativa introdotta in occasione del centesimo anniversario, caduto il primo marzo 2013, della Federazione Internazionale.

La storia dello sport con pallina e racchetta

Le origini del tennis sono antichissime e risalgono fino, incredibile dirlo, al Medioevo, ispirato al gioco greco sphairistike. Addirittura, ne abbiamo riferimenti letterari già da quegli anni, basti pensare al racconto di Gawain Gwalltafwin, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, che gioca a tennis con i giganti nel racconto The Turke and Gowin. In quegli anni il nostro sport era chiamato real tennis. Il gioco deriva dall’evoluzione del jeu de paume (o pallacorda) in voga già dal XII secolo.

Fu, però, solo nel 1874 che l’inglese Walter Clopton Wingfield brevettò alla Camera dei Mestieri di Londra il gioco, consistente in un campo a forma di clessidra con una corda sospesa nel mezzo. All’inizio della sua avventura, il tennis era confezionato in scatole contenenti una rete, quattro racchette, alcune palline e le indicazioni per segnare il campo. su suggerimento di Arthur Balfour, venne chiamato lawn tennis e fondato sulle regole del vecchio real tennis. La data di nascita ufficiale risalirebbe quindi al 23 febbraio 1874.

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