Squalifica per Sinner, la conferma gela i tifosi: notizia di questi minuti

La notizia è di questi minuti: la conferma della squalifica di Jannik Sinner è una doccia gelata per i tifosi del numero 1 del tennis mondiale

Neanche il tempo di godersi il secondo Australian Open di fila, il terzo Slam messo in bacheca, che una notizia fa sbiancare il numero 1 del ranking Atp, Jannik Sinner.

Janni Sinner con le mani in testa
Squalifica per Sinner, la conferma gela i tifosi: notizia di questi minuti-tennisfever.it (Ansa)

Come è noto, sul capo dell’altoatesino pende la spada di Damocle del ricorso presentato al Tas di Losanna dalla WADA contro la sua assoluzione decretata dall’ITIA nel caso doping. La sua positività al Clostebol sarà vagliata dai tre arbitri del Tas nelle udienze calendarizzate per il 16 e il 17 aprile.

Dunque, mancano tre mesi al D-Day del 23enne di Val Pusteria, una lunga attesa che favorisce il fioccare di anticipazioni, indiscrezioni e scenari da parte di esperti e addetti ai lavori. L’ultima in ordine di tempo è una vera e propria doccia gelata per il numero 1 del tennis mondiale e per i suoi tifosi.

Jannik Sinner, l’avvocato lo gela: “È pacifico, la sostanza è stata trovata”

“L’arma del delitto” (la sostanza vietata) è stata trovata, pertanto la possibilità che Sinner venga squalificato è concreta. È quanto sottolineato dall’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo ed ex giudice del TAS, nell’intervista concessa a lidentita.it: Il risultato delle analisi è oggettivo ed è pacifico che una sostanza vietata sia stata trovata nel corpo dell’atleta“.

Nel dettaglio, la quantità di Clostebol riscontrata è minima: 86 picogrammi per millilitro, riscontrati il 10 marzo a Indian Wells, e 76 il 18 marzo. Tuttavia, come precisato dall’avvocato, ciò che è rilevante non è la quantità bensì la presenza della sostanza e la responsabilità dell’atleta: “Non è contestata la malafede di Sinner che avrebbe comportato una squalifica fino a quattro anni. Tuttavia, la Wada chiede una sospensione da uno a due anni per negligenza, dato che l’atleta è responsabile anche dell’operato dei propri collaboratori“.

Primo piano di Jannik Sinner
Jannik Sinner, l’avvocato lo gela: “È pacifico, la sostanza è stata trovata”-tennisfever.it (Ansa)

Secondo la versione di Sinner, la contaminazione si è verificata durante un massaggio praticatogli dal suo ex fisioterapista Giacomo Naldi che aveva cicatrizzato una ferita a una mano usando uno spray che contiene la sostanza incriminata, cioè il Clostebol. Una versione corroborata da diversi elementi, compresi alcuni video.

Ebbene, Cascella ha evidenziato che casi simili si sono già verificati nel mondo del tennis: ad esempio, di recente la tennista polacca Iga Swiatek, numero due al mondo, è stata squalificata per un mese dall’Itia per positività alla trimetazidina. Nel suo caso, la contaminazione derivava da un farmaco che contiene melatonina acquistato senza prescrizione medica per combattere il jet lag. I giudici del Tas hanno riconosciuto l’assenza di intenzionalità comminandole una pena minima.

Anche l’asso nella manica di Jannik Sinner è l’assenza di dolo anche se non è certo che i suoi legali riusciranno a dimostrare che non è stato negligente evitandogli così una pesante squalifica. Ecco perché per l’avvocato Cascella è concreto il rischio di uno stop per il numero 1 del ranking Atp.

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