Per Berrettini è un vero dramma: è finita davvero

Il tennista romano, reduce dalla cocente eliminazione in quel di Rotterdam, incassa il giudizio della leggenda azzurra: tutto da rifare

Manca qualcosa. I progressi ci sono, sono evidenti, non stiamo certo parlando del giocatore legittimamente balbettante che, dopo un lungo stop accompagnato anche da una diminuzione dell’autostima, si aggrappava al ranking protetto per riuscire ad entrare nel main draw dei più importanti tornei del circuito.

Matteo Berrettini deluso in campo
Per Berrettini è un vero dramma: è finita davvero (LaPresse) – Tennisfever.it

Oggi Matteo Berrettini è un tennista diverso, consapevole della sua forza, inorgoglito da una Coppa Davis vinta anche grazie al suo importante contributo, ma che ancora non riesce a spiccare il volo verso le vette desiderate, già frequentate negli anni di grazia 20021 e 2022. L’esemplificazione di questo concetto è il tiratissimo match contro Holger Rune agli Australian Open, perso in quattro set dopo aver fallito dei set point a favore nel primo e nell’ultimo parziale, ma anche il primo turno del torneo ATP 500 di Rotterdam, quello perso in volata contro l’idolo di casa Tallon Griekspoor.

Se contro il tennista olandese Berrettini non può recriminare per occasioni sprecate in termini di set/ match point, l’essersi trovato per ben due volte, nel terzo set, in vantaggio 0-30 sul servizio dell’avversario e non esser arrivato a palla break, ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Così come l’aver commesso un sanguinoso doppio fallo in uno dei momenti decisivi della sfida.

Berrettini, il parere di Bertolucci suona come una sentenza

Sul momento attuale, e sulle prospettive future, del finalista di Wimbledon 2021 si è espresso una leggenda del tennis italiano come Paolo Bertolucci, intercettato in esclusiva ai microfoni di Mowmag. Ecco il suo pensiero al riguardo.

Matteo Berrettini esegue un diritto a Melbourne
Berrettini, il parere di Bertolucci suona come una sentenza (LaPresse) – Tennisfever.it

Berrettini sta perdendo delle opportunità che sicuramente prima degli infortuni non si sarebbe mai lasciato sfuggire. Indubbiamente questa è la dimostrazione di quanto sia difficile tornare ai livelli precedenti pur impegnandosi, pur mettendocela tutta e facendo dei cambiamenti anche all’interno del team. Perché poi senza vittorie mancano fiducia, sicurezza e quella sfrontatezza che al momento buono ti fa fare ace invece che doppio fallo“, ha esordito Bertolucci.

Matteo è sicuramente tornato. Ma essere nuovamente ai livelli di prima è sempre difficile in ogni caso. Ora però il tempo sta passando e anche abbastanza velocemente. Per cui la risalita verso le posizioni più importanti mi sembra molto lenta, ma si spera sempre in un torneo o in un momento in cui possa raccogliere parecchi punti e avere uno slancio decisivo. In questo momento lui è un giocatore con grande confusione in testa, dubbi, non ha quella sfrontatezza giusta per affrontare certe situazioni“, ha concluso.

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