Sinner messo all’angolo: il dubbio è terrificante

Non si placano le polemiche per la squalifica di soli tre mesi di Sinner: un atroce dubbio inchioda il numero 1 del ranking Atp

Il caso ‘Clostebol’ per la giustizia sportiva è definitivamente chiuso. Come è noto, Jannik Sinner ha patteggiato con la WADA tre mesi di squalifica ponendo così fine a un braccio di ferro con l’Agenzia mondiale antidoping durato quasi un anno.

Jannik Sinner con una mano nei capelli
Sinner messo all’angolo: il dubbio è terrificante-tennisfever.it (LaPresse)

Tuttavia, non si smorzano le polemiche per l’inatteso epilogo di una vicenda che ha catalizzato l’attenzione degli addetti ai lavori, dei commentatori e degli appassionati di tennis. Infatti, si susseguono una dopo l’altra le dichiarazioni di chi immaginava un esito diverso per il caso ‘Clostebol’.

Nick Kyrgios e Kafelnikov, quindi, sono tornati alla carica, con il russo che ha dichiarato che se fosse ancora in attività si rifiuterebbe di giocare contro Sinner, mentre Stan Wavrinka ha fatto eco loro postando su ‘X’  “Non credo più in uno sport pulito“.

Ma la schiera di non chi non considera congruo uno stop di soli tre mesi s’ingrossa di giorno in giorno dal momento che un altro addetto ai lavori ha espresso le proprie perplessità ponendo l’accento su un aspetto della questione che inchioda il numero 1 del ranking Atp.

Squalifica Sinner, i dubbi di Lucas Pouille: “Così è troppo facile”

La squalifica di Sinner è l’argomento più dibattuto nel circuito professionistico della racchetta e non solo.  Novak Djokovic, ad esempio, ha lasciato intendere che il 23enne altoatesino possa aver goduto di un trattamento di favore visto che altri analoghi casi hanno avuto ben altra sorte.

Lucas Pouille, invece, ha messo in evidenza la responsabilità in capo a ogni atleta di “di tutto ciò che si prende e di tutto ciò che si dà. Altrimenti è troppo facile. Chi bara può sempre dire ‘non sono io, è il mio fisioterapista, il mio allenatore’. A che punto è vero? A che punto è una bugia?”.

Lucas Pouille mentre esegue un rovescio a una mano
Squalifica Sinner, i dubbi di Lucas Pouille: “Così è troppo facile”-tennisfever.it (LaPresse)

Interpellato da RMC, a non convincere l’ex numero 10 del ranking Atp è anche la tempistica della squalifica che decorre dal 9 febbraio al 4 maggio e che, quindi, sembra cucita addosso alle esigenze di Sinner: “Da settimane sentivamo dire che sarebbe stato sospeso per uno o due anni ad aprile, dopo Indian Wells e Miami. Tutti nel team dicevano che era quasi certo. Quando hanno annunciato che sarebbe stato sospeso per tre mesi in un periodo molto strategico, è stato sorprendente. Non si perderà nessun Slam“.

Comunque, pur considerando “strano l’accordo che è stato trovato“, Lucas Pouille, “conoscendo la persona eavendo lavorato con lui per diversi anni”, non ritiene che Sinner si sia dopato intenzionalmente. Beh, sul fatto che il 23enne di Sesto Pusteria sia ‘pulito’ tutti possono mettere la mano sul fuoco.

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