Il tennista toscano, chiamato a difendere la settima posizione del ranking conquistata dopo Roma, si è confessato: parole choc
Spesso ci si dimentica che dietro un atleta, dietro un tennista, dietro un giocatore, ci sia innanzitutto un uomo. Anzi molto spesso un ragazzo, quando si parla di giovani talenti catapultati tra i professionisti in tenera età perché già pronti a fare la loro bella figura nel mondo dei grandi.

Sono per esempio di stretta attualità le ingenerose critiche rivolte a Carlos Alcaraz – uno che a 21 anni ha già vinto 4 prove del Grande Slam – per la sua supposta scarsa professionalità emersa in taluni frangenti del documentario prodotto da Netflix ‘On my way’, che ripercorre la stagione 2024 del fenomeno murciano.
Nel prodotto, comunque ben confezionato, emerge ovviamente anche il lato ludico del ragazzo spagnolo, che non disdegna partecipare a feste od eventi in cui ha anche la fortuna di prender parte in quanto celebrità acclamata dal pubblico. Per quanto si possa essere campioni dunque – e Carlitos indubbiamente lo è – non ci si deve dimenticare che si parla di giovani adulti che hanno anche altri interessi oltre a quello di primeggiare nella disciplina per cui Madre Natura li ha dotati di doni speciali.
Ecco, qualcuno si sarebbe dovuto e potuto ricordare che dietro a qualche legittimo periodo di appannamento avuto da Lorenzo Musetti nella scorsa stagione ci potesse essere una cosa chiamata ‘diventare padre’.
Il piccolo Ludovico, nato il 15 marzo del 2024 dall’unione tra il tennista carrarino e la compagna Veronica Confalonieri, ha inevitabilmente cambiato, almeno all’inizio, i ritmi e le abitudini di un tennista tra i più assidui a livello di partecipazioni nei tornei del circuito ATP. Oggi Musetti ne ha parlato, forse per la prima volta, apertamente.
La confessione di Musetti: “Ero spaventato, ma mi ha aiutato”
Intervenuto in conferenza stampa dopo la bella vittoria ottenuta ai danni dell’argentino Mariano Navone nel terzo turno di Parigi, il toscano ha parlato della straordinaria esperienza della paternità. Parole rivelatrici, uscite dal cuore, che forse possono anche spiegare alcuni alti e bassi lamentati fino a qualche mese fa.

“Sento la pressione da Top Ten in maniera positiva, sono felice e ho buone sensazioni quando approccio ai tornei. I più grandi risultati della mia carriera li sto raggiungendo ora, tanti bei risultati, quindi devo portarmi queste cose e provare a divertirmi quando scendo in campo. Essere padre cambia molto, ero un po’ spaventato quando Veronica è rimasta incinta la prima volta“, ha esordito.
“Non sapevo come gestire l’essere e padre, dentro e fuori. Quando poi Ludovico è nato tutto è diventato naturale, le cose stavano andando al posto giusto, mi sentivo meglio, mi divertivo, circondato dalle persone che mi hanno sostenuto. E ora stiamo vivendo un altro momento speciale, sono davvero felice della seconda gravidanza, anche se il focus ora è qui a Parigi“, ha concluso.