L’enfant prodige brasiliano, arrivato fino al terzo turno a Parigi, ha impressionato tutti: arriva la sentenza definitiva
Se cercate del talento unito ad una carica agonistica normalmente tipica dei vicini (e rivali) tennisti argentini, se siete a caccia di giovani stelle destinate, negli anni a venire, a contendere ai fenomeni già attivi nel panorama tennistico mondiale (Jannik Sinner e Carlos Alcaraz) titoli e successi nel circuito ATP, la vostra fermata è obbligatoria: Rio de Janeiro.
Nella rinomata città brasiliana è nato, il 21 agosto del 2006, Joao Fonseca, il nuovo enfant prodige del tennis sudamericano e non solo. Era dai tempi di Guga Kuerten, lo specialista della terra battuta capace di vincere per ben tre volte il Roland Garros a cavallo del nuovo millennio, che il tennis brasiliano non poteva sperare, come legittimamente fa ora, che un nuovo fenomeno sia destinato a primeggiare nel nobile sport con la racchetta.
19 anni da compiere nello stesso mese in cui, 5 giorni e 5 anni prima, è nato un certo Jannik Sinner, il prodigio verdeoro ha già vinto il suo primo titolo ATP lo scorso 16 febbraio in quel di Buenos Aires, quando in una splendida finale contro l’idolo di casa Francisco Cerundolo ha mandato in delirio la numerosa torcida brasiliana che aveva invaso la capitale argentina alzando al cielo il primo di tanti successi in carriera. Per lo meno questa è la previsione che tutti gli addetti ai lavori hanno fatto su Fonseca.
Fonseca ‘on fire’: anche Venus Williams impressionata
Al suo primo Roland Garros la stella sudamericana ha già impressionato stampa, tifosi e colleghi: la sicurezza con cui ha superato gli ostacoli Hurkacz ed Herbert ha fatto gridare alla possibilità che il giovanissimo talento potesse fare ancora molta strada nel Major francese. Al terzo turno però, l’ostacolo Jack Draper (testa di serie numero 5 del torneo) si è rivelato troppo alto da superare anche per il prodigio brasiliano.
Nonostante qualche colpo eccezionale che ha strappato applausi a scena aperta al pubblico francese, che ha ovviamente preso in simpatia il giovane giocatore, il britannico ha inflitto una dura lezione, certamente salutare, a Fonseca. Che però saluta Parigi forte di un balzo di altre 9 posizioni nel ranking ATP: ora è 56esimo, con 999 punti messi in cascina.
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Una leggenda del tennis femminile come Venus Williams è uscita allo scoperto sulle qualità del tennista, su cui ormai ‘grava’ l’etichetta del predestinato. “Avrei voluto giocare anche io in quel modo alla sua età“, ha dichiarato a TNT Sports la sorella di Serena, capace di vincere ben 7 titoli dello Slam (più un trionfo alle Finals) in un’epoca poi dominata dalla consanguinea.
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