I due alfieri azzurri al Roland Garros sono ancora in piena corsa per una possibile finale tutta italiana: scatta il confronto
Fenomenali. Emozionanti. In grado di far sognare un popolo intero e anche lo stesso pubblico francese, che finora non ha affatto nascosto le sue simpatie per i due. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti sono – in attesa di buone notizie dal tabellone del doppio che però ovviamente è portatore di meno appeal – la faccia vincente del tennis italiano al Roland Garros.

Comunque vada a finire il torneo per l’altoatesino e per il toscano, la spedizione può essere già considerata un successo. Jannik ha quanto meno confermato la semifinale dello scorso anno, quella persa subendo la rimonta da Carlos Alcaraz, mentre ‘Muso’ si è fregiato della soddisfazione di aver raggiunto la sua prima semifinale in carriera nella Capitale francese, ma non solo.
Il nativo di Carrara è l’unico tennista italiano ad aver disputato la semifinale in tutti i tornei Masters 1000 su terra rossa e al Roland Garros nella stessa stagione. Ovvero questa, che potrebbe anche teoricamente essere foriera di imprese leggendarie tanto sue quanto del suo amico-rivale e connazionale.
Negli ultimi tempi, complice l’ascesa esponenziale del toscano, le due punte di diamante del tennis azzurro sono stati oggetto di domande reciproche e di considerazioni afferenti la bravura dell’uno e dell’altro. In particolare il leader del ranking mondiale ha deciso di sbilanciarsi con una considerazione che la dice anche lunga sulla sua rinomata umiltà.
Sinner, parole al miele per Musetti: tifosi in delirio
Intervenuto in conferenza stampa subito dopo la tutto sommato agevole vittoria in quarti di finale contro Bublik, il campione di San Candido ha commentato anche lo stato di forma del compagno di nazionale, che il giorno prima aveva piegato la resistenza di Frances Tiafoe in 4 set.

“Lo stile di gioco di Musetti è totalmente diverso dal mio. E forse anche più bello da vedere“, ha ammesso senza nessun problema il tre volte campione Slam.
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Chissà se in cuor suo, da perfezionista qual è, Jannik non stia già studiando delle contromisure qualora, nella serata di venerdì, dovesse essere ufficiale il suo approdo in finale magari proprio contro Musetti. Tutti i tifosi italiani, già in delirio per l’investitura del campione nei confronti del neo numero 6 del mondo, sono già in trepida attesa per quello che sarebbe un autentico sogno.