Anche se ha appeso la racchetta al chiodo, Roger Federer è sempre al centro della scena come dimostra un annuncio che coinvolge anche Jannik Sinner
Dopo 65 anni l’Italia porta in semifinale Slam due suoi alfieri: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti come Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola che sempre sulla terra rossa del Roland Garros nel 1960, con il primo che bissò il titolo dell’anno precedente mentre il fiumano, scomparso nel 1995, si fermò al penultimo atto.

Tra i due azzurri e una finale tutta italiana ci sono Novak Djokovic, per il numero 1 del ranking Atp, e il campione in carica Carlos Alcaraz per il 23enne carrarino. Un di questi quattro, dunque, sarà i il nuovo Re di Parigi anche se nel tennis il Re per definizione è ‘King’ Roger Federer.
Anche se ha appeso la racchetta al chiodo da quasi tre anni, l’ex fuoriclasse svizzero è sempre al centro della scena come testimonia un annuncio ufficiale che chiama in causa anche Jannik Sinner.
Wilander: “Ecco come Federer giocherebbe contro Sinner”
Se Alcaraz è il grande favorito per la vittoria finale sulla terra battuta di Parigi, Sinner è cresciuto esponenzialmente rispetto all’ottima impressione fatta agli Internazionali d’Italia tanto che sembra aver ritrovato il suo miglior tennis.
Non per nulla, l’ex numero 1 del mondo, Mats Wilander, è rimasto così favorevolmente colpito dal campione altoatesino da domandarsi come quest’ultimo giocherebbe contro Roger Federer e Rafa Nadal. Ebbene, ai microfoni di Eurosport, di cui è uno storico collaboratore, l’ex tennista svedese, che vanta sette titoli dello Slam tra cui tre del Roland Garros, ha provato a immaginarlo.

“Non so nemmeno come giocherei contro Jannik Sinner. Sto pensando: cosa farebbe Roger Federer? Taglierebbe, taglierebbe, terrebbe la palla bassa, poi magari ne tirerebbe una alta. E Rafa? Non ne sono sicuro. Proverebbe a logorarlo, immagino, ma Jannik sta giocando in modo incredibile. Il suo movimento…sembra volare sul campo. Per me è come Spiderman. È incredibile quanto sia atletico“, l’analisi tecnica dell’ex tennista.
Ma l’ex numero del mondo plaude anche al team di Sinner, in particolare a Vagnozzi e Cahill che ai suoi occhi hanno il grande merito di aver contribuito alla crescita del 23enne di Sesto Pusteria rendendolo aggressivo ai massimi livelli: “Ha modificato il servizio nel corso degli anni. Risponde anche molto bene. Colpisce la palla prestissimo. Non ho mai visto un giocatore così aggressivo dalla linea di fondo. Giocatori come John McEnroe o Stefan Edberg erano più aggressivi salendo a rete, ma in termini di aggressività da fondo campo, Jannik Sinner è senza dubbio il più aggressivo che io abbia mai visto“.