“Un giorno o l’altro riuscirò a battere Daniil Medvedev“. Così, dopo l’ennesima sconfitta patita con il russo, a Shanghai, Stefanos Tsitsipas prometteva che prima o poi si sarebbe preso la sua rivincita. Quel momento, per il greco, è finalmente arrivato. Ed è arrivato nel momento più importante e inaspettato, quando tutti davano Medvedev per favorito.
Ma il tennis, si sa, è uno sport in cui non si può mai abbassare la guardia. Neppure quando fai una seconda parte di stagione stellare e viene considerato il più credibile e immediato erede dei grandi dominatori del circuito mondiale. E invece oggi, nella partita d’esordio alle Atp Finals, Stefanos Tsitsipas ha tirato fuori il match perfetto, contro quello che è il suo grande rivale, in tutti i sensi.
Vittoria convincente per il numero 6 del mondo, forse la più convincente nel corso della sua repentina ascesa ai vertici del circuito Atp, come riconosce lui stesso nell’intervista di fine match. Già dalle prime battute si capisce che il greco è decisamente in palla, a differenza del russo, che invece appare meno sicuro e più timido del solito. Nel primo set dominano i servizi. C’è solo una palla break ed è per Tsitsipas, nel secondo game, vanificata però da Medvedev. Si arriva al tie-break e il greco è più freddo.
Il secondo set si sviluppa più o meno sulla falsariga del primo, anche se è sempre Stefanos a condurre le danze, con un dritto letale, ottimo gioco a rete e un grande schema tattico che sorprende il moscovita. Anche in questo caso le uniche palle break sono le sue. E quella decisiva viene tradotta nel game decisivo che gli consente di andare a servire per il match e trionfare 7-6, 6-4 in un’ora e 43 minuti di gioco.
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