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Coronavirus, per il tennis (almeno) sei settimane di stop. Ecco i tornei che saltano
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Dopo Indian Wells ecco Miami. E poi Houston, Marrakech, Monte Carlo, Barcellona e Budapest. Sono questi sette, per ora, i tornei che salteranno nel circuito Atp 2020 a causa dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus su scala planetaria. Non si ricomincerà a giocare prima del 27 aprile 2020 e non è detto che lo stop non possa protrarsi ulteriormente.

D’altronde, fino che l’Organizzazione mondiale della sanità non decreterà la fine della pandemia mondiale è inimmaginabile che si possa mettere in piedi un torneo che muove atleti da tutto il mondo, addetti ai lavori e tifosi. Già prima che gli organizzatori ufficializzassero la cancellazione del Masters 1000 di Miami, Novak Djokovic invitava tutti “a prendere un aereo per tornare verso casa, visto che non ci sono le condizioni per giocare”.

Nulla da eccepire, infatti. A questo punto, però, bisogna vedere quanto lungo sarà lo stop. Impossibile, a questo proposito, fare previsioni. Fino all’Atp 500 di Barcellona compreso, impossibile tornare a giocare. In base a quelle che saranno le evoluzioni del contagio e quindi dell’emergenza, si deciderà come procedere. E non sarà una decisione con conseguenze leggere.

Già, perché dopo a maggio-giugno si concentrerà il clou della stagione sulla terra rossa con i due Masters 1000 di Madrid e Roma, cui farà seguito il secondo Slam stagionale con il Roland Garros di Parigi. Insomma, come tutto il mondo, sportivo e non, anche il tennis rimane chiuso in casa, alla finestra, con un futuro pieno di incognite all’orizzonte.


Guida: Le migliori 10 racchette da tennis del 2020

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