Juan Martín Del Potro è senza dubbio uno dei giocatori più amati sul circuito. La sua correttezza in campo, la grande sfortuna e, soprattutto, la sua incredibile resilienza lo hanno reso un punto di riferimento per molti. Dopo l’ultima operazione alla gamba destra, Del Potro proverà a guarire con una cura alle cellule staminali.
I problemi che l’hanno accompagnato negli anni
Si tratta della terza operazione in poco più di due anni per Del Potro alle gambe. Ha iniziato con la rotula nel 2018 a Shangai, per finire con le due operazioni alla gamba destra (l’ultima lo scorso agosto). L’argentino ha deciso di continuare a provare a tornare in campo, senza lasciarsi andare allo sconforto.
A Porto Alegre Delpo è pronto a sottoporsi ad una procedura di riabilitazione chiamata BMAC (Bone Marrow Aspirate Concentrate), oltre alla consueta fisioterapia. Il professor Luiz Felipe Carvalho si occuperà di tutto il processo, che vedrà l’applicazione di cellule appartenenti al midollo osseo sulla regione infortunata per velocizzarne la guarigione.
Intervenuto ai microfoni internazionali Carvalho ha dichiarato:
“La fisioterapia è essenziale, oltre all’applicazione delle cellule staminali. Aiuta a ridurre il gonfiore, il fastidio e rinforza i muscoli per un corretto ritorno all’attività di allenamento”.
Una carriera tormentata dagli infortuni
Tutti abbiamo negli occhi la splendida finale degli US Open 2009, con un giovanissimo Delpo che si riusciva ad imporre su Federer, fermando la striscia di cinque successi di fila dello svizzero.
Da lì in poi, purtroppo, la sfortuna si è abbattuta sul gigante di Tandíl: lontano per sette lunghi periodi dal campo per infortuni. Prima delle tre operazioni alle gambe, Del Potro è stato costretto ad un’operazione al polso destro nel 2010 e a ben tre al polso sinistro tra il marzo 2014 e il giugno 2015.
Una sfortuna che non ha aiutato l’argentino sul campo, ma che ha regalato al mondo del tennis uno degli atleti più amati di sempre.