Il 2021 si sta rivelando un anno straordinario per lo sport italiano, soprattutto per quanto riguarda il tennis. E non parliamo ‘soltanto’ degli exploit dei vari Sinner e Berrettini, ma di un processo di crescita di tutto il movimento, che coinvolge gli appassionati già dalla giovane età. Racchette e palline, infatti, stanno iniziando sempre di più a riempire le giornate di tanti ragazzi. Un risultato importante, che ha radici nel lavoro quotidiano portato avanti la FIT in collaborazione con le istituzioni del Paese.
Obiettivo “sistema sport”. L’iniziativa
Come riporta il sito ufficiale della Federtennis, grazie al Ministro dell’Istruzione Dott. Bianchi, in accordo con il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, è stato creato un sistema per l’alfabetizzazione motoria dei ragazzi, con l’obiettivo di valorizzare l’educazione fisica nella scuola primaria e favorire la promozione di stili di vita corretti e salutari. Ogni scuola dovrà scegliere due Federazioni sportive con le quali collaborare, con tutor appositamente formati che saranno al fianco dei ragazzi nella scelta dello sport da effettuare negli ultimi due anni.
La soddisfazione di Dell’Edera e i dettagli
Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF, Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi, ha spiegato:
“Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti e che punta a creare un vero ‘sistema sport’ in Italia, come mai si era visto in passato. Nelle classi prime, seconde e terze si punterà sull’alfabetizzazione motoria, mentre nelle quarte e nelle quinte si virerà sull’orientamento, per far scegliere ai bambini la loro disciplina, a seconda delle loro attitudini e delle loro passioni. Crediamo che la multidisciplinarietà legata al tennis sia uno dei cardini della buona riuscita delle nostre iniziative, e per questo ci faremo trovare pronti per proseguire il nostro lavoro ogni qualvolta verremo scelti da un istituto”.
Poi ha continuato:
“Siamo orgogliosi di aver visto che il progetto messo in pista dal Ministero dell’Istruzione, in accordo con Sport e Salute e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ricalca in molti punti quello delle ‘Racchette in classe’. Abbiamo pensato gli stessi principi formativi e anche l’organizzazione è simile. Un ulteriore motivo di soddisfazione per noi è che il Ministero, nella figura in particolare di Paola Deiana, ci abbia permesso di continuare nei prossimi mesi il progetto relativo all’anno scolastico 2020-2021, penalizzato fortemente dall’introduzione della cosiddetta ‘dad’, la didattica a distanza”.
L’intreccio con le Atp Finals di Torino:
“Su Torino ovviamente c’è un focus particolare visto il grande evento che andremo a vivere nel mese di novembre. Tutti i circoli della città e della regione Piemonte saranno coinvolti, con tre ore curriculari e due extra-curriculari di ‘Racchette in classe’. Piazza San Carlo, dove sarà allestito un campetto da mini-tennis, sarà poi il fulcro del progetto durante il torneo”.
Inoltre, si è soffermato sul connubio tennis-educazione:
“Il tennis ha insite delle peculiarità che portano alla crescita personale: il richiamo alla correttezza, al rispetto dell’avversario, al fair play, sono argomenti che si ritrovano nella vita di ogni giorno. Oltre ai muscoli del corpo, oltre all’equilibrio, al ritmo e alla coordinazione, bisogna dunque abituarsi ad allenare dei muscoli ‘invisibili’, quelli della testa e della forza caratteriale. Ormai, grazie anche allo studio del Politecnico di Torino che ci ha messo al primo posto per sicurezza tra tutti gli sport, è noto che il tennis sia una disciplina senza rischi di contagio. Ma il nostro ruolo è quello di porre sempre la massima attenzione in ogni manifestazione che passa dal nostro controllo, mettendo in pratica tutte le precauzioni che servono”.
Si legge, infine, sul sito della FIT, che “per i migliori, sono pronte inoltre delle borse di studio che la Fit assegnerà ai bambini più dotati, attraverso le scuole tennis che li segnaleranno. Un premio che sarà un ulteriore incentivo a dedicarsi alla crescita dei giovani e dei giovanissimi, costruendo le basi per un futuro che sia all’altezza delle aspettative di tutti. Nessuno sarà escluso, dai progetti futuri che porteranno le racchette nelle classi. Al contrario, proseguirà l’opera di inclusione che è già stata avviata dalla Fit coinvolgendo i ragazzi del wheelchair, il tennis in carrozzina: in ogni classe dove è presente un ragazzo con disabilità, sarà fornita una carrozzina per il bambino, ma pure altre due per permettere ai ragazzi normodotati di giocare con lui”.
Insomma, a nostro modesto parere, sembra che il tennis italiano stia proprio andando nella giusta direzione!
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