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Thiem, aggiornamenti su infortunio e vaccino (che vorrebbe tanto fare…)
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In una recente conferenza stampa a Salisburgo, Dominic Thiem è tornato a parlare. L’austriaco ha rivelato tutte le novità sul proprio infortunio e sul vaccino, obbligatorio per poter partecipare agli Australian open 2022.

Il ritorno di Thiem è vicino

Sono diversi mesi che Dominic Thiem è lontano dal campo per colpa dell’infortunio al polso. L’austriaco è, però, pronto a tornare (come dimostrano i recenti miglioramenti) e l’appuntamento è fissato per i primi giorni di novembre. L’obiettivo? La partecipazione agli Australian Open 2022.

Il primo slam dell’anno è un appuntamento molto ambito da Thiem, che dovrà essere vaccinato per poter giocare. Infatti, il campione slam ha rivelato di non essersi ancora sottoposto alla vaccinazione per il covid.

Vorrei molto vaccinarmi con il Novavax, che ancora non è stato attivato. Se non dovessi riuscire in tempo, però, procederò con un altro vaccino”.

Dominic ha proseguito, raccontando la sua vita fuori dal campo e i miglioramenti al polso.

Per la prima volta, oggi, sono riuscito a giocare a tennis per dieci minuti. Ho dovuto lottare passo dopo passo. Oggi ho colpito per dieci minuti una palla morbida, domani magari arriverò a 15. Ricomincerò a giocare normalmente a partire da novembre.

La prima fase dell’infortunio è stata difficile da sopportare mentalmente. In qualche modo speravo di poter essere arruolabile per gli US Open, ma ci sono state diverse ricadute che me l’hanno impedito. Da quando ho capito che la mia stagione sarebbe finita sono stato più tranquillo. Poi mi sono riposato completamente per quattro settimane.

Non rimanevo a casa per così tanti giorni di fila da molto tempo ed è stato bello tornare ad una vita normale. Il tempo trascorso mi ha fatto vedere che non avrò problemi a condurre una vita così quando sarà il momento di smettere.

La prima metà della mia carriera è stata fantastica. Non avrei mai potuto sperare in sette anni così belli. Non sono mai stato infortunato in maniera grave. Però, se colpisci la palla un migliaio di volte, ogni giorno, per dieci o undici anni, è normale che ti faccia male qualcosa”.

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