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Finalmente Felix, il solito Ruud e Opelka da record: la settimana di tennis
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Il meglio della settimana appena passata, i risultati più importanti, le performance degli italiani, le conferme e le sorprese. E poi ancora, i movimenti del ranking Atp e Wta e il programma della settimana entrante. Tutto questo in un unico grande appuntamento con il nuovo format di Manic Mondayla newsletter di Tennis Fever che arriva direttamente sulla tua casella di posta.

Finalmente Felix. Il ‘solito’ Ruud nel torneo d’addio di Del Potro. Opelka va di tiebreak

La seconda settimana di febbraio 2022 è stata contrassegnata dai trionfi di Felix Auger-Aliassime, Casper Ruud e Reilly Opelka, che l’hanno spuntata su tutti rispettivamente a Rotterdam, Buenos Aires e Dallas. Ma quelli appena trascorsi sono stati anche i giorni del sofferto ritorno (e probabilmente addio) di Juan Martin Del Potro e dell’exploit di Jiri Lehecka.

ATP 500 Rotterdam – Sul cemento indoor olandese è arrivato finalmente il primo titolo di Felix Auger-Aliassime, che era reduce da otto finali perse su otto giocate. Di Egor Gerasimov, Andy Murray, Cameron Norrie, Andrej Rublev e Stefanos Tsitsipas gli scalpi lasciati sul suo cammino. Dopo il successo in ATP CUP con la selezione canadese, il giovane di Montreal ha dato conferma che il 2022 può essere l’anno della sua consacrazione.

Ma l’ABN AMRO WTT non è stato soltanto il torneo di Auger-Aliassime. A Rotterdam, infatti, è nata una nuova stella: Jiri Lehcka. Il ventenne ceco, partito dalle qualificazioni, si è spinto fino in semifinale battendo Jesper De Jong, Corentin Moutet, Denis Shapovalov, Botic Van De Zandschulp e Lorenzo Musetti. C’è mancato veramente poco che si guadagnasse la finale, dal momento che nel penultimo atto ha strappato un set a Stefanos Tsitsipas prima di subire la rimonta del greco. Come abbiamo sottolineato in precedenza, questo ragazzo di Mladá Boleslav ricorda un po’ il nostro Jannik Sinner. Ingresso in top-100 meritatissimo (95).

ATP 250 Buenos Aires – La capitale argentina è stata testimone dell’ennesima vittoria di Casper Ruud sulla terra battuta: siamo a sei (il secondo a Buenos Aires) in due anni. Il norvegese ha superato Roberto Carballes Baena, Federico Coria, Federico Delbonis e, infine, Diego Schwartzman, confermando di meritare ampiamente la top-10 mondiale.

Nella Parigi del Sudamerica, tuttavia, è andato in scena quello che molto probabilmente potremo presto definire come “l’ultimo tango” di Juan Martin Del Potro. La Torre di Tandil, che in conferenza stampa aveva praticamente annunciato il ritiro al termine del torneo, è stato sconfitto all’esordio da Delbonis in un match in cui il pubblico lo ha omaggiato dall’inizio alla fine. Lacrime per il gigante buono, commozione anche sugli spalti per uno dei momenti sportivamente più struggenti dei tempi recenti.

ATP 250 Dallas – Sul cemento indoor di Dallas ha avuto la meglio Reilly Opelka. L’altissimo giocatore americano si è letteralmente imposto a suon di tiebreak: sei set su otto li ha vinti al mini-parziale decisivo. Niente da fare per Cedrik-Marcel Stebe, Adrian Mannarino, John Isner e Jenson Brooksby: tutti caduti sotto il ‘peso’ delle sue bombe. Si tratta del terzo sigillo ATP per lo statunitense, quello che gli ha riaperto le porte della top-20. Indimenticabile il tie-break da record contro Isner.

Personaggio top della settimana: Jiri Lehecka. Non ce ne voglia Auger-Alissime, il quale è un tennista che già conosciamo da un bel po’, ma questo giocatore della Repubblica Ceca ci ha veramente impressionati. Siamo sicuri che sarà spesso protagonista dei nostri Manic Monday.

Personaggio flop della settimana: Stefanos Tsitsipas. Il nativo di Atene ha ottenuto la finale a Rotterdam senza brillare, venendo poi disintegrato da Auger-Aliassime in poco più di un’ora: sale a otto il numero sconfitte nell’ultimo atto di un ATP 500.

WTA San Pietroburgo: Kontaveit al cardiopalma

WTA San Pietroburgo – Nella kermesse russa, andata in scena sul cemento indoor, clamorosa vittoria in rimonta di Anett Kontaveit. La giocatrice classe 1995, giustiziera di Jil Belen Teichmann, Sorana Ciristea, Belinda Bencic e Jelena Ostapenko, ha battuto in finale Maria Sakkari: 5-7; 7-6; 7-5 il risultato con cui l’estone si è imposta sulla greca dopo essere stata sotto 5-2 al terzo. Vittoria incredibile (per come è arrivata) che gli vale il suo best ranking.

Gli azzurri – Ottima settimana, ma è mancata la ciliegina

Per quanto riguarda i giocatori italiani, è stata una settimana tutto sommato positiva. Un ottimo Lorenzo Musetti ha raggiunto i quarti dell’ATP 500 di Rotterdam, giocando tre partite solide oltre che, come al solito, spettacolari. Bella soprattutto la vittoria su Hubert Hurkacz in tre set, in cui Muso ha dimostrato grande solidità e senso di sacrificio. In netta ripresa il carrarino.

Complimenti anche Lorenzo Sonego, che ha raggiunto la semifinale all’ATP 250 di Buenos Aires, dove Fabio Fognini si è fermato ai quarti. Il ligure, però, ha raggiunto la finale di doppio in coppia con Horacio Zeballos (sconfitti da Gonzalez/Molteni). Eliminato agli ottavi, invece, Andreas Seppi a Dallas, delusione mitigata dal fatto che l’altoatesino è stato estromesso dal finalista Jenson Brooksby. Male, infine, l’unica rappresentante nostrana nel WTA di San Pietroburgo, Camila Giorgi, regolata in tre set da Ekaterina Alexandrova al primo turno.

Bilancio soddisfacente nel complesso, ma è mancata la ciliegina.

Ranking ATP e WTA: 7 azzurri in top-100

Nulla di eclatante da segnalare nella graduatoria ATP se non il balzo di Jiri Lehecka (+42) dalla posizione 137 alla 95, il best ranking di Brooksby (45) e la prima volta di Francisco Cerundolo in top-100 (100). Sonego ha scalato una posizione, eguagliando il suo miglior piazzamento (21), così coì come Lorenzo Musetti (57) che di posizioni ne ha scalate 6. Fognini (+2) è salito alla 38esima piazza. Restano sette gli azzurri in top-100: Matteo Berrettini (6), Jannik Sinner (10), Lorenzo Sonego alla 21, Fabio Fognini (38), Lorenzo Musetti (57), Gianluca Mager (67) e Marco Cecchinato (92). Per quanto concerne il circuito femminile, Anett Kontaveit ha fatto il suo ingresso tra le prime sei al mondo.

Il programma settimanale

Archiviate le parentesi di Rotterdam, Buenos Aires e Dallas, il circuito ATP riparte con quattro tornei di altissimo livello: l’ATP 500 di Rio de Janeiro, l’ATP 250 di Doha, l’ATP 250 di Marsiglia e l’ATP 250 di Delray Beach. Presenti sulla terra rossa brasiliana Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. Sul cemento del Qatar ci sono Lorenzo Musetti e Thomas Fabbiano (eliminato all’esordio da Botic Van De Zandschulp), su quello americano c’è Andreas Seppi, e su quello francese c’è Stefano Travaglia (vittorioso all’esordio su Laaksonen). Oggi al via anche il WTA di Dubai: subito out Camila Giorgi, sconfitta da Petra Kvitova.

Challenger: Bonzi e Tseng sugli scudi

Durante la scorsa settimana si sono svolti due tornei Challenger, a Cherbourg (Francia, cemento indoor) e a Bengaluru (India, cemento). Benjamin Bonzi e Chun Hsin Tseng i vincitori.

Il venticinquenne francese ha inanellato il settimo successo nel circuito cadetto, sconfiggendo Mats Rosenkranz, Kenny De Schepper, Jack Draper, Zizou Bergs e, infine, Constant Lestienne in un match decisosi in tre parziali. Bonzi è ormai un giocatore pronto per il salto di qualità.

Per ventenne taiwanese, invece, si è trattato del secondo titolo in carriera dopo quello ottenuto l’anno scorso a Maia (Portogallo): Jay Clarke, Hugo Grenier, Gabriel Decamps, Enzo Couacaud e Borna Gojo non sono riusciti a strappargli neanche un parziale. Tseng è uno di quei tennisti di cui sentiremo parecchio parlare.

Male gli italiani: Andrea Pellegrino (in Francia), Stefano Travaglia (in India) e Federico Gaio ( in India) sono stati eliminati al primo turno. Mentre la corsa di Gian Marco Moroni in india si è arenata agli ottavi.

Il programma settimanale – Due i tornei nel corso della settimana corrente: Forlì 4 (cemento indoor) e Bengaluru 2. Impegnati in Romagna Gian Marco Moroni, Giulio Zeppieri, Stefano Napolitano, Matteo Arnaldi, Andrea Pellegrino, Lorenzo Giustino, Matteo Gigante e Salvatore Caruso.

ITF, Moratelli sconfitta in finale ad Antalya. Secondo titolo consecutivo per Fruhvirtova

Veniamo, dunque, agli ITF (detti anche Future), palcoscenico frequentato dalle giovanissime promesse del tennis internazionale, ma non solo.

Maschile – Nessun azzurro tra i vincitori di questa settimana: Lukas Neumayer, Antalya 5 (Turchia, terra battuta); Andrey Vatutin, Grenoble (Francia, cemento al coperto); Den Ouden, Monastir 5 (Tunisia, cemento); Pedro Boscardin Dias, Naples (USA, terra battuta); Francisco Comesana, Punta Cana (Repubblica Domenicana, terra battuta); Dane Sweeny, Canberra (Australia, cemento); JC Aragone, Cancun (Messico, cemento); Yu Hsiou Hsu, Sharm El Sheikh 2 (Egitto, cemento).

Femminile – Sconfitta in finale per Angelica Moratelli in quel di Antalya. La ventisettenne trentina si è arresa a Selena Janicijevic in due set: 6-3; 6-2 il risultato in favore della diciannovenne francese.

Tutte le altre vincitrici: Anna Ureke, Jahjjar (India, terra battuta); Kristina Dmitruk, Monastir 2 (Tunisia, cemento); Jessica Bouzas Maneiro, Villena (Spagna, cemento); Asia Muhammad, Canberra (Australia, cemento); Darja Semenistaja, Cancun (Messico, cemento); Julia Grabher, Porto (Portogallo, cemento al coperto); Alexandra Ignatik, Sharm El Sheikh 2 (Egitto, cemento); Brenda Fruhvirtova, Tucuman 2 (Argentina, terra battuta); Katie Boulter, Grenoble (Francia, cemento al coperto).

Come abbiamo sottolineato anche la scorsa settimana, quello di Brenda Fruhvirtova sarà un nome da tenere d’occhio nei prossimi mesi. In Argentina, la ceca ha vinto i suoi primi due titoli in carriera alla tenerissima età di quattordici anni e 10 mesi. Il futuro è anche suo!

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