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La pressione dei campioni e il pubblico contro: Zverev si racconta
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In una lunga intervista con il magazine tedesco Haute Living, Alexander Zverev ha raccontato molto di sé, dalla pressione che hanno i campioni fino al pubblico contro durante alcune delle sue partite.

Il racconto di Sascha

Alexander Zverev è uno dei giocatori più discussi in tutto il circuito, non solo per i risultati in campo. Il tedesco, infatti, ha fatto spesso parlare di sé per comportamenti poco esemplari fuori dal rettangolo di gioco.

In una recente intervista, Sascha si è voluto raccontare e ha parlato delle pressioni che hanno i campioni e del suo carattere.

Amo dimostrare che le persone sono nel torto e mi piace farlo immediatamente, non importa chi sono e cosa mi dicono che non riuscirò a fare. Naturalmente, in termini realistici. Se mi dicono che non posso saltare da un grattacielo e sopravvivere, gli direi ‘Sì, hai ragione’. Se si potesse fare, però, glielo proverei. Sono molto bianco o nero, non ho zone grigie nel mio carattere.

Mi è stato detto molte volte nella mia vita che non avrei potuto raggiungere quello che ho raggiunto, che non avrei avuto successo nello sport. Ovviamente, mi piace giocare in Germania davanti a 20.000 persone che sono lì per me e mi tifano, ma amo anche quando il pubblico è a me ostile. Mi piacciono molto i momenti in cui sono io contro il mondo”.

La vita da top player

Zverev ha poi continuato sottolineando la pressione che hanno i migliori giocatori del circuito.

Quando sei un top player devi imparare a sopravvivere con la pressione che hai e continuare comunque a goderti il momento perché alla fine della giornata le persone che sono in vetta hanno pressione per una ragione. Tutti si aspettano che vincano. Una volta che ci riesci, non devi stare a parlare della vittoria, ma devi continuare a vincere. C’è una linea sottile che differenzia mettersi troppa pressione e riuscire a godersi il momento.

Per ora, sono una persona che fortunatamente non ha molta memoria a breve termine. Posso dimenticare tutto in fretta, che è una cosa buona perché nel tennis, sia che tu vinca o che tu perda, c’è sempre la settimana successiva. Hai sempre un’opportunità in più, c’è sempre una partita nel giro di pochi giorni per riscattarsi. È molto importante avere questo tipo di mentalità”.

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