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Il ricordo di Vitas Gerulaitis, campione che ci ha lasciato troppo presto
I

Il 26 luglio 1954 nasceva a New York quello che sarebbe stato uno dei giocatori più strepitosi degli anni ’70 e ’80. Nato da una coppia di tennisti lituani emigrati: il suo futuro è già scritto.
Nel ’74 diventa professionista ed impressiona tutti con il suo stupendo serve & volley ed il rovescio.
Giocatore adatto a tutte le superfici, riesce a vincere uno slam in singolare (Australian Open ’77) e uno in doppio (Wimbledon ’75).
Raggiunge la terza posizione mondiale e si porta a casa, nella lunga carriera, ben 27 titoli.
Ancora più iconiche, forse, le sue battute.
Come quella pronunciata alla notizia del ritiro di Borg nel 1983 (fino a quel momento ci aveva perso 16 volte su 16):
“Deve ancora nascere chi sia in grado di battere Gerulaitis 17 volte di seguito”.
Citando ed ironizzando se stesso per essere riuscito a battere l’amico rivale Connors alla diciassettesima occasione.
Proprio quel Jimmy Connors con cui si presenta al doppio del Roland Garros ’89 in stampelle per ironizzare sulla loro età.
Ci lascia a soli 40, nel 1994, e da quel momento è nei cuori di tutti gli appassionati.
Tanti auguri Vitas, ovunque tu sia.

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